Creato da nagel_a il 27/12/2008

la finestra

gli scenari dell'anima

 

« la grande sfinge dal vol...La foresta dei pugnali volanti »

Il doloroso dovere della libertà *

Post n°446 pubblicato il 23 Settembre 2011 da nagel_a


Credo vi sia un'accezione di libertà che sovrintende a tutte le facoltà dell'uomo. 
La sua natura non è semplice "condizione" o status.
E' come se occupasse un livello ulteriore, che travalica i concetti di dignità, rispetto, uguaglianza. Un mantello di stelle che avvolge il mondo.
La immagino come una sorta di remota iscrizione nel progetto del nostro essere. Forse quell'informazione prima sull'elica del dna, che nulla può scalfire se non il nostro "sistema immunitario", dal di dentro.
Guardare lo sconfinato spettro della libertà che si dispiega nel recesso senza fine dei precordi, dà le vertigini. Un horror vacui come quello che costringeva a popolare lo spazio delle chiese barocche. 
Forse con la stessa origine, con lo stesso timore, gremiamo di vincoli i pensieri. Una sorta di difesa all'impotenza, un alibi alla nostra vigliaccheria.
(Per questo diviene eroico chi costruisce nonostante i limiti?)
Forse quella libertà sostanziale permetterebbe il dispiegamento del pensiero in ogni direzione. Ma chi ne sopporterebbe la portata senza la follia?

[ci sono persone che non sanno essere libere e cercano catene]

* titolo rubato a Hermann Broch

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/spigoli/trackback.php?msg=10644918

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
ebenezer.le.page
ebenezer.le.page il 23/09/11 alle 22:37 via WEB
Mi fai ripensare a quella parentesi di interesse per lo zen subito sommersa dai cosiddetti pensieri apparentemente più concreti... C'è sempre un alibi alla nostra sporca pigrizia o assenza di disciplina o... o... o...
 
 
nagel_a
nagel_a il 28/09/11 alle 08:48 via WEB
le parentesi è come se regolassero un ritmo di contrappunto che ogni tanto salva dalla monotonia :) gli alibi hanno la fantasia più sfrenata nelle maschere da indossare ahimè oppure .... :)))
 
zahalia
zahalia il 24/09/11 alle 15:25 via WEB
Eppure, stamane, mi sono svegliata inspiegabilmente libera. Ok, lo so, dura poco. Basta arrivare a Lunedì. Ma... Una volta mi sentivo come una che non ha desideri e sapevo, non con piacere, che questo mi faceva a forza solitaria, e bisognosa. Ora uno ce l'ho: catene, non ne voglio cercar più.
 
 
nagel_a
nagel_a il 28/09/11 alle 08:51 via WEB
un ottimo risveglio, tanto più se inspiegabile e quindi sorprendente. l'apatia del senza desideri la conosco e nonostante sia senza denti la trovo peggio dei morsi della disperazione... vorrei riuscire a dire di catene non ho più bisogno...
 
beth_el
beth_el il 24/09/11 alle 15:48 via WEB
Mmh... difficile accostamento tra I Sonnambuli e "le persone che non sanno essere libere ma cercano catene". A meno che tu non stia usando un qualche tipo di Cadavre Exquis applicato :)
 
 
nagel_a
nagel_a il 28/09/11 alle 08:52 via WEB
a questo serve l'ammirazione per i fabbri: a render duttile il ferro, piegandolo alle bizzarre forme della fantasia... non è forse un accostamento impossibile la sabbia con il vetro? :)
 
   
beth_el
beth_el il 29/09/11 alle 22:01 via WEB
Abile parata, ma resta il dubbio sul Cadavre Exquis di certa tua scrittura :-) (honni soit qui mal y pense)
 
     
nagel_a
nagel_a il 30/09/11 alle 14:14 via WEB
... ops... ho perso la giarrettiera? :))
 
Lolablu7
Lolablu7 il 25/09/11 alle 23:30 via WEB
In realtà il concetto di libertà vive in un ordine superiore e muoversi nell'ambito della libertà totale non è facile,contrariamente a quanto si potrebbe pensare.Io,d'altronde,spirito libero nell'anima e nel pensiero,cerco i vincoli che mi tengano ancorata alle realtà che amo,altrimenti rischierei di seminare dolore e di perdermi.Ti abbraccio:-))
 
 
nagel_a
nagel_a il 28/09/11 alle 08:54 via WEB
ecco.. ci sono anche le scelte consapevoli dei vincoli, quelli "necessari" a contrastare una qualche attitudine. come la zavorra per una mongolfiera che diversamente sarebbe inattingibile a veleggiare tra le nuvole senza passeggeri. credo sia una delle tante contraddizioni con sopra l'etichetta "umano" .. un caro saluto :)
 
giulia_dimarco1
giulia_dimarco1 il 26/09/11 alle 12:01 via WEB
e se ti mandassi un abbraccio forte?
 
 
nagel_a
nagel_a il 28/09/11 alle 08:55 via WEB
sarebbe meglio di dieci caffè stamattina e me lo prenderei tutto :))
 
lightdew
lightdew il 26/09/11 alle 14:54 via WEB
la catena a volte rassicura. poche sono le anime capaci di vera libertà. ;) un bacio che raffredda..
 
 
nagel_a
nagel_a il 28/09/11 alle 08:55 via WEB
e un procedere per istanti potrebbe bastare? .. bacio che sorride.. :))
 
pensiero_bianco
pensiero_bianco il 26/09/11 alle 17:57 via WEB
bisogna allenarsi alla libertà come ad ogni cosa della vita..solo che occorre partire dall'interno,dal profondo..perchè se non ti senti libero dentro(corpo anima cervello),non potrai mai esserlo nemmeno fuori e cercherai sempre catene "illusorie"di protezione.ma è un discorso così delicato,che avrebbe tante chiavi di lettura. (è una delle conquiste più difficili ,come la felicità..proprio ieri ho rivisto il film (la ricerca della felicità)con mia figlia e alcune parole che mi erano rimaste impresse,le ho poi ritrovate ("Fu in quel momento che cominciai a pensare a Thomas Jefferson e alla Dichiarazione di Indipendenza, quando parla del nostro diritto "alla felicità, libertà",... "e ricerca della felicità". E ricordo d'aver pensato: "Come sapeva di dover usare la parola'Ricerca"? Perché la felicità è qualcosa che possiamo solo inseguire... e che forse non riusciremo mai a raggiungere,... qualunque cosa facciamo. Come faceva a saperlo?") (sono uscita fuori tema,bacio signora bella).
 
 
nagel_a
nagel_a il 28/09/11 alle 09:00 via WEB
la libertà come sfera in cui entrare, imparando dunque... non ho visto il film, ma "ricerca" con felicità e libertà è abbinamento che lascia pensare. ricercare è in qualche modo un mettersi in viaggio per conquistare secondo me e io non vedo altra via di avere le cose se non conquistandole con fatica... anche se trovo tutto sommato più "facile" conquistare quella libertà interiore di cui parli tu che non la felicità (ti aggiornerò una volta visto il film :)) .. con me il fuori tema non esiste: mi piacciono le tangenti :))) ciao cara :))
 
TANCREDI_45
TANCREDI_45 il 26/09/11 alle 23:39 via WEB
Nagelina cara, credo di aver capito cosa intendi: in effetti, siamo ben al di là del "semplice" concetto che usualmente si riferisce a chi può pensare e quindi agire secondo le proprie scelte (condizione, per altro, che di fatto non esiste). Altro, ahimè, non riesco ad aggiungere perchè anch'io a questo punto mi sento profondamente disorientato, provo quel senso di vertigine di cui hai scritto tu, rischio di sprofondare nella follia... Eppure, aspetta, com'è che non ci ho pensato prima, accidenti! Fingermi pazzo, ecco l'idea! Pienamente libero di tramutare in azione tutto quello che penso... mentre arrivano quegli omini affettuosi col camice bianco per farmi indossare la "camicia" che, guarda caso, stavolta avrai provveduto diligentemente a stirare per me :-)))) Prima di impazzire veramente per colpa tua, però, saluto affettuosamente Giulia che non "vedo" - mea culpa - da tanto tempo :-) ed invoco l'intervento dell'Ineffabile per un nuovo, salviFico, contropost :-))))
 
 
giulia_dimarco1
giulia_dimarco1 il 27/09/11 alle 08:23 via WEB
Buon di, Bella mia, libertà, parola più che abusata in alcuni contesti. Riesco a seguire il tuo filo fino ad un certo punto poi lo perdo e lo ritrovo. Hai toccato il punto giusto. Tan, mica è colpa tua. Io sono sparita, io ho cancellato tutto, io ho avuto bisogno di chiudere questa casa perchè i ricordi mi impedivano di andare avanti. Adesso sto bene, e come diceva la mia bella Ale, ci sono voluti anni, ed anni son passati. Vi voglio bene.
 
   
nagel_a
nagel_a il 28/09/11 alle 09:04 via WEB
è come essere dentro al labirinto con un filo invisibile Giulia.. io so solo che averti ritrovata in qualche meandro è la sorpresa bella, il resto per oggi non conta :))) (anche io vi voglio bene... )
 
 
nagel_a
nagel_a il 28/09/11 alle 09:02 via WEB
sì Tancry: se fossimo in un video gioco direi che è il livello più alto e più difficile. la follia potrebbe essere la strada e solo da dentro se ne può dire... oh tu! dalla camicia perfettamente stirata e inamidata, tu folle che ti aggiri per i corridoi di questo palazzo senza fondamenta, rivelaci l'arcano! :))) ... e per piacere non commettere il reato di istigazione a delinquere :))))
 
basilicojamaicano
basilicojamaicano il 27/09/11 alle 19:07 via WEB
E contro-post sia, Tancry, ma stavolta l’argomento mi impone di restare in tema. Così, per poter meglio comprendere la libertà, ho deciso di risalire alle origini:
E fu sera e fu mattina e il Signore disse ad Adamo: “Adamo, qui, nel Paradiso Terrestre, è tutta roba tua. Sei libero di fare quello che vuoi tranne toccare quella mela. Quella, assolutamente no! Così Adamo se ne andava in giro per il Paradiso cazzeggiando tutto il giorno senza sapere cosa fare e cominciò a dare nomi improbabili agli animali: incontrò un bradipo e gli disse: “Tu ti chiamerai Bradipo”; poi incontrò un armadillo e gli disse: “tu, Armadill”; poi incontrò una escort e le disse: “Tu ti chiamerai Vacca”, ma la vacca si offese. “va be’, allora ti chiamerai Zoccol, ma la zoccola (quella che per i nordici è la pantegana) si offese. “E Va be’” si spazientì Adamo, “allora ti chiamerò Pecora”. Ma la pecora obietto: “Quella una pecora? È troppo piccola! Al massimo una pecorina!”
“Basta!” gridò Adamo “adesso lo decido io, come ti chiamerai: ti chiamerai Ford”
E nessuno ebbe da ridire. Neanche gli Agnelli, figli delle suddetta pecora, che in cuor loro esultarono, felici che non l’avesse chiamata FIAT. Finalmente Adamo poté continuare il lavoro affidatogli dal padreterno, ma quando arrivò al Procione ebbe qualche indecisione; pensò tra sé: “Meglio con la “P” o con la “F”? Poi vide Malgioglio e ogni dubbio spari: chiamo Procione quello dei due che cantava meglio.
Dopo un po’, però, Adamo cominciò ad annoiarsi e più il tempo passava, più egli intristiva. Apparentemente non v’era motivo, alla sua cupezza, così, il Signore, mosso finalmente a pietà, intervenne e gliene diede uno:
“Adamo, non ce la faccio più a vederti così, voglio farti un regalo, voglio darti una compagna”.
E Adamo: “Ma anche no, Signore. Però se questa è la tua volontà… Solo: quanto mi costa ‘ sta cosa?”
Una sciocchezza, Adamo, una sciocchezza. Estrarrò un osso dal tuo petto e ne farò un capolavoro, vedrai. Guarda, a suggello di quanto ti dico, chiamerò “COSTATO” le ossa che ti resteranno nel petto, a dire che il prezzo per ciò che ti darò è già stato pagato (l’avreste detto, voi, che stava inventando la cambiale? E che cambiale: da lì all’apocalisse, minchia!).
Allora Dio fece la donna e la diede ad Adamo, e lui ne vide la bellezza e pensò che era cosa buona. Ringraziò il Signore e, rivoltosi alla donna, disse: “Fulgida creatura, io ti chiamerò Foca!... E ora vieni con me al cospetto del creatore perché ci benedoca.”(aveva qualche problema con i congiuntivi, Adamo, ma come biasimarlo, dopo aver ascoltato Bossi e Di Pietro)
Una volta al cospetto del Padreterno, questi ingiunse ad Adamo:
Adamo, questa donna sarà tua moglie. Vi unirete in matrimonio e sarete una sola carne. Lei sarà a te sottomessa e tu ne avrai cura e la chiamerai Eva”
“Ma Signore” disse Adamo un po’ piccato nell’orgoglio “io la volevo chiamare Foca”
“Adamo, non è che puoi fare sempre come ti pare!”
“Signore, me l’avevi detto tu, che ero libero di fare tutto quello che volevo”
“Va be’, non è che mi devi prendere sempre alla lettera!!! Se ti dico che la devi chiamare Eva, fidati, ché un motivo c’è? E poi la foca è un animale a pelo liscio, Adamo!”
“Va bene, Signore, ancora una volta sia fatta la tua volontà, ma mi spieghi almeno cosa vuol dire Eva?”
“Eva vuol dire COLEI CHE PORTA
“Ah!” fece Adamo, perplesso “E… Signore, toglimi un’altra curiosità: che vuol dire Adamo?”
“Adamo vuol direCOLUI CHE LAVORA LA TERRA
“Signore, devo cominciare a preoccuparmi?”
“Adamo, tranquillo, c’ho un’idea in testa che… la voglio chiamare LIBERO ARBITRIO. Forte , eh?”
“Signore, io veramente preferivo la libertà”
Adamo, fidati: il libero arbitrio è meglio. E poi, scusa: t’ho mai passato una fregatura, io? Il libero arbitrio è come la donna: costola un po’ di più, ma…”
“Signore, però la libertà…”
“La libertà! la libertà,!... E basta co’ sta storia! libertà, Adamo, è una parola tronca, una cosa a metà. Inizio senza una fine! È la carota appesa d’avanti al ciuco per farlo andare, la sferzata sul lombo che lo fa muovere… e con lui, la carretta.
Ecco cos’ è la libertà: una parola tronca, un’illusione necessaria. Esattamente come FELICITA’, VERITA’, MELADA’.
 
 
nagel_a
nagel_a il 28/09/11 alle 09:15 via WEB
oddio! non ce la posso fare... tutto questo è superiore alle mie forze... mi viene solo in mente una barzelletta in cui si evince il reale egoismo di adamo e la sua gretta meschina taccagneria e la corrispondente innocenza incolpevole di eva. - Creato il paradiso terrestre e messovi Adamo a regnare, Dio si accorse di un tarlo che rodeva la serenità dell'uomo. Adamo passava il suo tempo a dare nomi e imparare colori, ma il gioco rimaneva solitario, non avendo alcuno con cui condividerlo. Alla fine di una giornata malinconicamente spesa, si decise perciò a rivolgersi al suo Signore chiedendo in preghiera la grazia di una nuova creatura che alleviasse la sua solitudine. Il Signore pensando di fare cosa buona, chiese ad Adamo quali caratteristiche dovesse avere questa sua desiderata compagna. Adamo cominciò il suo elenco: "La voglio bella, intelligente, simpatica, colta, che sappia cucinare bene, che sia devota, ubbidiente, che sappia essere un'amante fantasiosa, una buona madre per i miei figli, un'ascoltatrice, una spalla paziente, che mi approvi e supporti in ogni mio gesto e in ogni mia scelta, che mi trovi bello, intelligente e unico (va beh... lo sono a tutti gli effetti)... qualcosa così Signore" ... Dio ci pensa lungamente poi risponde. "Va bene Adamo, sei molto esigente ma nel mio potere posso accontentarti. Solo per fare ciò, dovrai darmi una tua gamba..". Adamo, pensandoci giusto una frazione di secondo, rispose: "... e per una costola cosa mi dai?" ............... e fu così che rimase con il costato... fino all'apocalisse :))))
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

ULTIME VISITE AL BLOG

La_mia_partecassetta2g1000kerRosecestlavienagel_aLaFormaDellAnimaVirginiaG65argentino.cagninNarcyssesilenziodoro2010boezio62falco20050PerturbabiIemariomancino.mPlastyco
 

AREA PERSONALE

 

ULTIMI COMMENTI

Quando mi dicono "Siamo tutti sulla stessa...
Inviato da: cassetta2
il 26/10/2020 alle 16:45
 
Impegnatevi di più con i post non posso essere l'unico...
Inviato da: cassetta2
il 21/07/2020 alle 11:30
 
Ciao, Nagel_a. So che non me ne hai voluto, ma io sono...
Inviato da: TANCREDI_45
il 22/08/2018 alle 21:38
 
... (buon viaggio A.)
Inviato da: archetypon
il 17/05/2013 alle 18:29
 
Non sono immune da questi momenti anch'io....e la vita...
Inviato da: boezio62
il 12/05/2013 alle 23:42
 
 

IL REGNO DEL SENSO PROFONDO

"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro -  bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963