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Il fuoco e la falena

Post n°448 pubblicato il 30 Settembre 2011 da nagel_a


Ci sono danze che articolano movimenti ancestrali in un corteggiamento che non ha sbocchi se non l'assoluto. Perchè ogni essere vivente, relegato a un tempo ben scandito, può avere un assoluto (solo) nella sua stessa vita.
Ci sono danze che raccontano un amore forse incompreso, danze che conducono alla morte come nella più pura cristallizzazione di ciò che è perfetto.
Un rituale convulso che si consuma in un cerchio di luce. Al centro è la fiamma, con il suo intercalare di lingue e faville. Attorno è la falena, notturna creatura di velluto spesso. E' un assedio alla rovescia, dove la conquista coincide con la perdita. La falena avanza con la cieca incoscienza di un Icaro dalle ali di cera. Dev'essere un amore che incede incurante, attrazione per l'abisso che invoca vittima sacrificale. E il volo si fa ardito finchè il calore svapora il velluto e la farfalla torna bruco.
Il fuoco è l'anima del possesso, avvinghia, avvolge e scioglie. Forse patisce la condanna della sua natura e maledice il suo tocco che tramuta in cenere. Forse avvampa nella sua arroganza di potere. Forse si ritrae in qualche fiamma azzurrina per la pietà che coglie l'impotente di fronte all'impellenza del destino. Forse rimane indifferente ripiegato sul suo centro che vive di consunzione.

A fuoco spento rimane il corpo bruciacchiato della falena.

 

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Commenti al Post:
piccolapefuribonda
piccolapefuribonda il 30/09/11 alle 15:23 via WEB
... la conquista coincide con la perdita e viceversa. Comunque sono senza parole e immaginerai perchè :)
 
 
nagel_a
nagel_a il 01/10/11 alle 13:15 via WEB
sì lo so... ma deve esistere anche una specie di falena-fenice e credo che in quel caso la conquista/perdita sia solo inizio di una rinascita :))
 
beth_el
beth_el il 30/09/11 alle 18:24 via WEB
Derivanti dal gioco Cadavre Exquis, sono i generatori automatici di testi. Questa tecnologia permette, dopo aver preparato un database di parole e verbi, di creare relazioni tra i campi del database generando ripetutamente dei testi di senso (accettabilmente) compiuto in modo assolutamente casuale. In rete ne esistono molti esempi (vedi es: http://polygen.org). Il fatto è che non sono ancora riuscito a capire quale tu stia usando :-))
 
 
nagel_a
nagel_a il 01/10/11 alle 13:15 via WEB
Voglio immaginare che sia solo una battuta infelice... diversamente non mi spiegherei il tuo leggere qui...
 
zahalia
zahalia il 30/09/11 alle 20:23 via WEB
Che ritornerà polvere e poi ricomincerà un ciclo...
 
 
nagel_a
nagel_a il 01/10/11 alle 13:16 via WEB
humus insomma :)))
 
TANCREDI_45
TANCREDI_45 il 30/09/11 alle 20:40 via WEB
A te, Nagelina, è mai capitato di "giocare col fuoco"? Io penso (spero) di sì (in passato, adesso sei anzianotta: meglio evitare). Per quanto mi riguarda, consapevole o no delle conseguenze, ancora oggi penso che ne è valsa la pena :-)
 
 
nagel_a
nagel_a il 01/10/11 alle 13:17 via WEB
oh certo! cuore d'amianto mi chiamavano!... rido... ma io ci gioco ancora oggi Tancry beddu :)))
 
   
TANCREDI_45
TANCREDI_45 il 02/10/11 alle 11:54 via WEB
Piromane! Non sperare che ti presti la mia tuta ignifuga! ;-)))
 
     
nagel_a
nagel_a il 03/10/11 alle 20:29 via WEB
ah grazie! bell'amico!... ma tanto io sono freddolosa :)))
 
sinerequie
sinerequie il 30/09/11 alle 21:36 via WEB
danze inevitabilmente inevitabili....
 
 
nagel_a
nagel_a il 01/10/11 alle 13:18 via WEB
... fatalmente inevitabili.. in quel vincolo invisibile sta la loro magia
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 01/10/11 alle 09:14 via WEB
In girum imus nocte et consumimur igni.
 
 
nagel_a
nagel_a il 01/10/11 alle 13:18 via WEB
cavolo! mai fu più azzeccata! ... ciao falenO :))
 
JackMidnight
JackMidnight il 01/10/11 alle 23:19 via WEB
meglio una notte da falena che una da candela...
 
 
nagel_a
nagel_a il 03/10/11 alle 20:30 via WEB
giusto per cambiare il detto? .. però le candele conoscono più falene... :/
 
Lolablu7
Lolablu7 il 02/10/11 alle 12:47 via WEB
E' il prezzo che spesso si paga quando si cade vittime della passione!Il fuoco brucia,è vero;ma talvolta vivifica,alimenta non dimentichiamolo!Un abbraccio:-))
 
 
nagel_a
nagel_a il 03/10/11 alle 20:31 via WEB
sì Grazia.. e non sarebbe vita senza averne provato lo scotto :) ben vengano le danze dunque. (bacio :))
 
basilicojamaicano
basilicojamaicano il 03/10/11 alle 17:13 via WEB
Mia personalissima visione: credo che non uno, bensì due, siano gli “assoluti” tra i quali ci è dato di scegliere, Nagelina: ciò che abbiamo, nel momento in cui lo possediamo e ciò che vorremmo e ci è negato avere.
Pe fare un fuoco …ci vuole il legno, direte voi. Anche, ma anche no. Per fare un fuoco ci vogliono, sempre e comunque, combustibile e comburente.
Nel caso di “danze che raccontano un amore”, il combustibile siamo noi. Il nostro essere che invecchia nella fatica e nella speranza, e come carta lambita dal fuco si contorce, si accartoccia sull’inchiostro che racconta di sé. Riguardo al comburente, invece, si può scegliere tra l’appartenenza e l’ossessione.
L’appartenenza genera una fiamma calda che sa illuminare la strada, ma resta troppo spesso senza riparo e può spegnersi ad ogni spiffero di vita;
l’ossessione fa un gran fumo che ottunde la vista e non scalda niente, ma si ravviva ad ogni refolo di passato e può durare una vita, consumandola.
C’è anche una terza via, difficilissima, che consiste nel mescolare nelle giuste dosi appartenenza e ossessione: ci sto lavorando da una vita, Nagelina, e se mai riuscirò ad ottenere qualche risultato lo comunicherò immediatamente alla falena. Sarebbe solo un attimo giust’appena prima di crepare, ma saprebbe di essere sempre stata essa stessa quel fuoco che la chiama. Sostanza “una” che non lascia ceneri.
 
 
nagel_a
nagel_a il 03/10/11 alle 20:35 via WEB
Il fuoco e la falena, come nel mito del Simposio, ma spinto ad una radicalità assoluta… una ricerca perenne e costante che non si adagia su nessuna certezza temporanea e varca ogni giorno le soglie della città dalle infinite porte. Un sacrificio, un rito, un’offerta che si consuma ogni giorno. L’abbandonarsi senza difese della falena e l’avvolgenza senza riserve del fuoco. Finché la falena “è” il fuoco. (Prima di leggerti non sapevo cosa potesse provare il fuoco e così non capivo la cieca testardaggine della falena) ... mi piace quando mi fai ridere, ma mi piace immensamente quando mi racconti “fiabe”
 
boezio62
boezio62 il 04/10/11 alle 10:37 via WEB
Ricoro dell'unicafalenache m'amava gia'......
 
boezio62
boezio62 il 04/10/11 alle 10:38 via WEB
....Ricordo non ricoro...;)
 
 
nagel_a
nagel_a il 05/10/11 alle 16:25 via WEB
.. questa è una carezza .. grazie :)
 
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"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro -  bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
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