la finestra

ed io sono ancora in cerca di una voce che sia "mare"

.. è un pellegrinaggio che può passare attraverso molte onde :))

buon giorno, Nagel_a siamo acqua anche noi.
burrascosi e stagnanti o scorrevoli, informi, dilaganti o arginati, dicono che finiremo polvere, ma intanto siamo gocce che sfuggono, scivolando intorno a cerchi d'acqua, alla riva su cui evaporare. amen!

ho letto da qualche parte che il nostro corpo è per una percentuale altissima (non ricordo quanto) composto da acqua.. sarà questo a dettare l'affinità e il rincuorare materno della sua voce o sensuale del suo fascinare..

che dire? che amo l'acqua e la pioggia sopra il violoncello, riparato ma solo poco poco, perchè la tempesta non dà tregua. E amo immaginare di vedere un giorno Nina volare mentre nell'attesa... "mastico e sputo"

oh la tempesta è spettacolo grandioso, nel romantico (ma non il romantico da baci perugina!) scenario delle nuvole mosse che si aggrovigliano spartendosi il cielo! .. la tempesta l'amo anche io.. mentre mi ammala la pioggia uniforme, il cielo grigio costante e piatto.. ogni giorno sbircio in su per vedere nina volare, e a volte riesco a sfiorarne l'ombra..

...questo per me il fiume e l'acqua. Placa si...ma scorre anche...nel suo ciclo vitale.................................http://www.youtube.com/watch?v=m2VjE83w6cg

.. non la conoscevo.. ma è incredibile come l'acqua e la musica riescano a condividere un linguaggio immediato che "parla" direttamente a qualcosa che sta lì tra le viscere.. (grazie!)

"E Lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque"; così la Genesi introduce le acque nella memoria dell’uomo. Questa frase, fece dire a qualcuno: "nelle acque vi è un segreto e un mistero antico". Il tuo denso e felice pensiero di un " paesaggio ancestrale di liquidi avvolgenti in cui ragione riposa, paga della sua inutilità", raccoglie un’infinità di suggestioni e rimandi. Mi piace il tuo puro osservare nell’esigenza di tutelare la coscienza come soggetto di riflessione interna, e di lasciare nel contempo parlare i fenomeni in quanto tali e regola di bellezza,"in cui ragione riposa". :)) Blue.chips

.. è che di fronte a certi fenomeni è facile stare in ascolto, lasciarsi andare oltre le banalità esistenziali, preoccupazioni pur lecite del quotidiano.. è solo qualche attimo spesso, eppure è fusione, "naufragio" dolce.. (un sorriso Blue)

Proprio oggi ascoltavo questa canzone per la PRIMA volta.. e la ritrovo qui. Magie. Ti abbraccio

strani meccanismi dell'universo che si esplica nei suoi giri di ruota dagli esiti ignoti.. un po' di magia dà colore ai giorni... ben venga!.. sorrido..

Una volta, tanto più giovane e sprovveduto, nonchè innamorato, balbettando ad una ragazza certe mie confuse teorie sulla donna, conclusi sentenziando: "C'è dell'acquatico nel femminile!"... Non saprò mai se mi abbia amato più di quanto ha riso...

da sprovveduto devi aver intuito che per conquistare una donna vale farla ridere oltre che riflettere.. mutevole come acqua più che come foglia al vento.. sorrido..

.. rigoletto direbbe piuma più che foglia.. vabbè..

Stavolta mi hai fatto venire in mente una roba vecchia scritta tanto, tanto tempo fa, quando immaginavo come potesse essere una donna. Te la mando a mo’ di commento sperando di non rovinarmi la reputazione (soprattutto per Gigi e Suzuri, che mi hanno apprezzato per come sono da grande :-)

Nella sua stanza non esistevano specchi.
Le cresceva dentro il desiderio di spogliarsi degli abiti che si era cucita addosso nel corso degli anni tagliandoli con maestria affinché ricoprissero con cura tutto ciò che di sé non apprezzava. Desiderava farlo senza travalicare il suo essere, semplicemente liberandolo.
Indossò l’accappatoio prima di togliere gli slip, non amava sentire la completa nudità del proprio corpo contorto, ricurvo, dolorante. Il suo corpo era la sua anima.
Entrò nella doccia e si affrettò ad aprire l’acqua. Immersa in quel liquido amniotico incolore si sentiva al sicuro; nascosta agli sguardi del giudizio, del pudore, della quotidianità sbiadente.
L’acqua scorreva nelle pieghe dell’età, negli alvei della carne, nel ventre ancora vivo.
L'acqua scorreva ed era una voce di sabbia e vento che la vestiva di “nuovo”.

Bella Basì! ... A momenti mi commuovo...

va bene che la scelta del nick implicherà pure qualcosa, ma lacrime di prima (più o meno) mattina no buon werther.. teniamo la commozione per la distribuzione del pane della dolce Lotte..

guarda cara Gramignuccia mia.. la reputazione di cialtrone è dura giocarsela così.. rido.. invece è bello ciò che hai scritto e c'è una verità profonda, che spesso viene nascosta o fraintesa: "il corpo è l'anima".. ma non è il tocco qualunque che riesce a svelarla attraverso la pelle..

mi fa lo stesso effetto. mi svuota e riempie.

una catarsi vero? .. e ogni volta ha un sapore nuovo.. (bello rivederti.. mancavi)

:)

vale tanto il tuo sorriso.. (un abbraccio)