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Il surrogato

Post n°383 pubblicato il 28 Febbraio 2011 da nagel_a


Faccio cose senza senso. Vorrei aver imparato a suonare uno strumento quando imparare era ancora facile. Mente e dita ancora duttili al nuovo. Uno strumento... molto più utile della penna e delle regole di grammatica che ormai sono più istinto che consapevolezza.
Se sapessi suonare forse riuscirei a dire.
Intanto sto qui, accoccolata nell'angolo del divano, rannicchiata nel mio pigiama da uomo troppo grande... chè qualcosa "da uomo" sulla pelle scalda... e mi crogiolo, con una tazza fumante in mano, nella scrittura carezzevole e stupefacente di quest'uomo che deve certo esser stato un folle!... un geniale fantastico folle...

"... - mentre facevamo colazione e dalla borraccia di cuoio d'un limone spremevamo qualche goccia d'oro su due sogliole che ben presto lasciarono nei nostri piatti il pennacchio delle loro lische, arricciato come una piuma e sonoro come una cetra - ..."
(M. Proust, Alla ricerca del tempo perduto)

... due semplici lische... 

 

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Commenti al Post:
JackMidnight
JackMidnight il 28/02/11 alle 21:09 via WEB
e pensa a chiedergli dov'è Place Verdun... :D
 
 
nagel_a
nagel_a il 01/03/11 alle 20:58 via WEB
guarda, credo che non gli basterebbero duecento pagine! :)) p.s. Mounsier Midnight si vede Place Verdun dalla finestra della sua cucina? :P
 
ebenezer.le.page
ebenezer.le.page il 28/02/11 alle 23:14 via WEB
È destino umano rincorrere, rimpiangere... l'insoddisfazione. Magari tu fossi cresciuta coltivando uno strumento, raggiunta la dimestichezza e famigliarità desiderata, ora ti domanderesti se lo stesso non sarebbe stato meglio con la penna... Le mie più recenti conclusioni in materia sono: tout passe, tout casse, tout lasse. È tanto tragico da essere piacevolmente liberatorio.
 
 
nagel_a
nagel_a il 01/03/11 alle 21:01 via WEB
statisticamente ineccepibile: ogni possesso accertato si sminuisce al cospetto di ciò che non ci appartiene.. eppure la musica.. vuoi mettere? è più immediata, istintiva, universale, può essere "letta" a più livelli.. insomma in queste sere rimpiango il mio mancato talento musicale :))
 
   
ebenezer.le.page
ebenezer.le.page il 02/03/11 alle 11:48 via WEB
Verissimo. Vale per la musica come pure per la pittura (o l'esprimere immagini). Molte delle difficoltà (relazionali, per esempio) che ho incontrato e incontro con la scrittura, non ci sarebbero state o non ricorrerebbero se invece che parole fossero note o colori o immagini. Condivido pienamente la tua riflessione. (Ehi!... Che non crei vincolanti precedenti...!) Smile.
 
     
nagel_a
nagel_a il 02/03/11 alle 14:09 via WEB
non preoccuparti Ebby.. ho solo annotato l'ammissione nel mio libro nero! :))
 
lightdew
lightdew il 01/03/11 alle 06:07 via WEB
tu suoni la tastiera del pc..:-)
o sei dei nostri e usi mac?..:-) baci, dew
 
 
nagel_a
nagel_a il 01/03/11 alle 21:03 via WEB
Dew ti adoro! .. mac mi sta decisamente simpatico ma la mia assoluta pigrizia tecnologica e alcuni pogrammi che devo usare per lavoro che credo incompatibili, mi costringono alla rinuncia. (abbraccio)
 
tempesta_e_assalto
tempesta_e_assalto il 01/03/11 alle 09:00 via WEB
E' vero, mi è capitato di dire suonando, perchè è più semplice, diretto, viscerale ma solo se cìè chi ascolta la tua musica ed il suo senso.
 
 
nagel_a
nagel_a il 01/03/11 alle 21:05 via WEB
ciao Sturm! :)) .. è che credo che se sapessi suonare saprei anche prescindere dall'ascoltatore. ho l'idea forse errata che la scrittura necessiti di un pubblico, mentre la musica sia "autosufficiente" (viola violoncello violino contrabbasso? :)))
 
   
tempesta_e_assalto
tempesta_e_assalto il 02/03/11 alle 10:14 via WEB
altro strumento a corde... pianoforte e da poco strumento ad ancia: fisarmonica e l'adoro! il contrabbasso mi è rimasto nel cuore
 
     
nagel_a
nagel_a il 02/03/11 alle 14:08 via WEB
che invidia! pura e autentica! .. e affettuosa :))
 
only4words
only4words il 01/03/11 alle 11:58 via WEB
e provare con la voce? che è solo questione di modularità e fiducia. (abbraccio a te e al pigiama)
 
 
nagel_a
nagel_a il 01/03/11 alle 21:09 via WEB
per la prima volta, proprio negli ultimi tempi, mi sono sentita dire che sono intonata e ho una bella voce dispiegata nel canto.. per me che avevo cantato sempre e solo in esclusiva solitudine è stata una sorpresa! .. ho capito che l'amore di questo mio unico estimatore deve essere assoluto! :))
 
basilicojamaicano
basilicojamaicano il 01/03/11 alle 12:26 via WEB
“Faccio cose senza senso”
Nagel, cara… dicci qualcosa che non sappiamo, ogni tanto.
Comunque per imparare a suonare c’è sempre tempo. Per esperienza posso dirti che, superati i trent’anni, alle donne riesce bene la tromba: se vuoi fare un corso accelerato…. Gratis, eh!
“…qualcosa da uomo sulla pelle scalda…”
Va bene, ci sta… ma hai chiesto cosa ne pensa a quel poveretto cui hai sfilato le mutande in pieno inverno???
E poi, Nagel… Proust non era un folle. E se ha intitolato un tomo di più di quattromila pagine “La ricerca del tempo perduto”, un motivo c’è, ma nessuno si chiede mai quale sia e, come par chiaro, neanche tu. Proust ha dato il titolo alla sua opera dopo averla terminata. Cominciò a scriverla a tre anni e finì verso i quarantanove, chiedendosi, poi, dove fossero finiti gli anni in mezzo. Solo dopo, pensò a tutti quelli che l’avrebbero letta, e passò i restanti due anni della sua vita a ridere come un matto.
P.S.
Sei passata dagli uccelli ai pesci? Mi sta bene, ma da te mi sarei aspettato qualcosa più che una sogliola. È poco pratica, la sogliola. Non dico di passare dal tordo al cefalo, ma almeno un branzino!...
 
 
nagel_a
nagel_a il 01/03/11 alle 21:12 via WEB
io mi chiedo che motivo c'è.. che motivo c'è.. eri così anche da piccolo? o è stata una dose particolarmente strong?.. no perchè se è solo una cosa recente, ne vorrei anche io.. qual è l'indirizzo del tuo pusher? ( p.s. sul branzino sarei decisamente d'accordo: molto più gustoso della sogliola. si potrebbe opzionare in crosta di sale? :)))
 
   
basilicojamaicano
basilicojamaicano il 02/03/11 alle 12:16 via WEB
Nick, io Gnazino me lo porto volentieri, ma digli che sulla birra sono piuttosto rigido: Peroni, a pasto e Leffe, per tutto il resto.
Per quanto riguarda il safari, Nagelina, anch’io ho sentito parlare di una tribù dalle parti di Arcore che pratica strani rituali: la tribu dei Bunga-Bunga. Prenoti tu per me e Gnazino, ché sei più pratica? ( di prenotazioni, intendo)
Comunque…
Piuttosto, davvero ti hanno detto che sei intonata? Ma guarda tu come, a volte, ci si accorge casualmente, delle disgrazie! Se chi te l’ha detto non t’avesse sentita cantare non si sarebbe mai accorto di avere seri problemi d’udito.
P.S. Mi chiedi perché sono così? Io sono caduto dalla culla quand’ero piccolo, tu che scusa hai?
P.P.S. Niente pusher, sono coltivatore diretto, io! Evito i passaggi intermedi: dal produttore al consumatore.
 
     
nagel_a
nagel_a il 02/03/11 alle 14:12 via WEB
mi spiace Gramigna.. non sono tanto pratica del bunga bunga perchè da quel che si dice pare abbia passato il limite d'età :)) in effetti sull'intonatura ero scettica pure io.. però.. eh.. prima o poi potrei fare un "post cantato" (è una minaccia più che una promessa!).. tesoro.. io non ho scuse in effetti se non che .. sono una donna :))
 
     
basilicojamaicano
basilicojamaicano il 02/03/11 alle 16:18 via WEB
Trovane un'altra, Nagelina: essere donna non è una scusa... è un'aggravante!!!
 
Nickolas10gen2006
Nickolas10gen2006 il 01/03/11 alle 19:55 via WEB
"..mi chiedevo se il suo "sole raggiante sul mare" non fosse ben diverso dal raggio della sera, semplice e superficiale come una linea dorata e tremante - quello che, in quel momento, bruciava il mare come un topazio, lo faceva fermentare, lo rendeva biondo e lattiginoso come birra..."
"Siiii, eddai...passami una birra!!"
"SGRUNT, Gnazino...è Proust...non birra!!"
"Se...se..il post di Proust, ma passami stà birra!!"
:-( scusalo.. (ma io e basilico ci somigliamo!! Basilico, lo vuoi qualche giorno con te Gnazino??)
 
 
nagel_a
nagel_a il 01/03/11 alle 21:16 via WEB
".. biondo e lattiginoso come birra, schiumoso come latte.." .. esame superato a pieni voti caro Nick! beccata la pagina giusta!.. rido.. ci meritiamo decisamente una birra ad annaffiare la sogliola! .. ehm.. Nick? avrei da proporti un affare.. se 'Gnazino si trovasse un paio di giorni con Basilico, noi potremmo organizzargli una crociera, chessò un safari.. sai di quelli che poi è un casino trovare le coincidenze per tornare perchè continuano a rinviare i voli.. ehm.. potremmo addirittura.. sì.. ho sentito di una tribù di cannibali.. che.. beh.. fatti sentire eh? :)))
 
blue.chips
blue.chips il 01/03/11 alle 21:50 via WEB
L’infinito sforzo per la creazione di un’aureola dell’artefatto produce sempre una sensazione di rimanere intrappolati nello schema creato. Ciò che si sottrae allo schema dell’esistenza viene a galla come il sughero del pescatore attaccato al filo di pesca, beffando il pescatore e salvando il pesce. Una ricchezza ereditaria unita ad una personale capacità definisce la natura interna ed estetica di ogni essenza dell’individuo. Non si dovrebbe mai dare luogo ad una sorta di valore impiegatizio della scrittura o della musica né tantomeno ad una più sconcertante “amministrazione” di queste arti umane. Una ricchezza ereditaria unita ad una personale capacità definisce la natura interna ed estetica di ogni essenza dell’individuo.
<be/>Ma accade spesso che si sottrae l’io personale al processo dell’esperienza, affermando una qualità inesistente sulla base del prezioso individualismo. “Io sono nella maniera in cui mi affermo”: questa sorta di esasperato individualismo è contrario alla tensione di essere comunità; non dice nulla nel consorzio dell’umano destino comune, poiché viene a mancare il senso di stare insieme; cioè di operare in una medesima comunità d’intenti per il benessere comune. La genialità e capacità di Mr. Proust era sì una genialità folle, ma come ad altri genii, è mancato il senso della fratellanza, l’antropologia della comunità. Di qui la sua ricerca del tempo perduto. Un senso di debolezza più che di forza, dimostrato dalla sua propria vita. Ma è altrettanto vero, che ciò che non insegna, ciò che non chiede a gran voce, ciò che non convince la naturalezza delle cose, ciò che non accondiscende, ciò che non spiega, diventa irresistibile; ed ha il sapore e la sostanza della genialità folle. Pensiero e sentimento se non si incontrano sono davvero …due semplici lische.

Il tuo affermare di fare cose senza senso non confligge con la presunta genialità del fare, ma si libera della follia del pensiero che ci affligge senza la sua quota di sentimento. Si può (anche) fare musica meravigliosa senza strumenti, come si possono scrivere (anche) pagine immortali senza scrivere. E’ questo il vero paradosso di cui siamo testimoni quotidiani. Spesso indifferenti.
Mi piace che indossi qualcosa di un altro che dia piacere. Talvolta, io “indosso” piccole gocce del “suo” profumo, “e mi crogiolo, con una tazza fumante in mano”. E suono anche l’armonica e la chitarra; dicono abbastanza bene, senza surroga per qualcos'altro. Per il pianoforte ci pensa piccola H. Sempre in debito per lo stimolo a scrivere in queste tue pagine. Blue.chips
 
 
nagel_a
nagel_a il 02/03/11 alle 14:08 via WEB
A volte, caro Blue, mi trovo in difficoltà a capire ciò che scrivi, perchè è qualcosa di cui non ho esperienza, che fatico a cogliere perchè non possiedo. Devo immaginare e in quest'immaginare temo un margine di errore molto grande dovuto alla mia inadeguatezza. In effetti trovo che ogni espressione sia atto individualista, questo non significa che sia azione narcisistica ed esclusivamente estetica. Ma riesco a percepire un "afflato collettivo" nelle manifestazioni artistiche solo in determinati ambiti o periodi (nel risorgimento tanto per essere sulla cresta del momento, nel sentimento dell'italianità). A volte in Proust ritrovo un piacere caparbio e profondo, nell'"analiticità" della sua intelligenza, nel suo dissezionare la realtà come le emozioni e i sentimenti. Mi sembra quasi di accompagnare un detective sulla scena di un crimine. Un detective sopraffino, cui non sfugge alcun dettaglio. Io me ne discosto purtroppo perchè la mia capacità analitica raramente riesce a prescindere da un'emotività istintiva che spesso "inquina" le codifiche della razionalità. .. e i paradossi mi sono sempre piaciuti.. (p.s. il pigiama è davvero mio.. sorrido.. trovo che i pigiami da uomo, quelli di tela con la giacca a camicia, siano molto più belli di qualunque pigiama femminile..).. eppure proprio nell'ascoltare quel pianoforte ho letto nelle tue parole il resoconto accennato di un fluire che la scrittura asseconda solo per approssimazione.. un abbraccio :))
 
mi.chiamo.roby
mi.chiamo.roby il 05/03/11 alle 22:20 via WEB
con o senza borsalino , la ragazza nella foto avrebbe avuto il mio sguardo ;)
 
 
nagel_a
nagel_a il 09/03/11 alle 10:08 via WEB
buongustaio! :))
 
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"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro -  bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città

 

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