Spilling the Beans

ARRIVATO


Massimo. Stamattina tre ore, io e te. Rubate, come sempre in questi casi. A perderci sui laghi, che dalle tue parti sono così piccoli e tanti. La mattina di una chiara domenica, prima che arrivasse l'orda dei turisti. Alle 8 ero già da te, guarda che mi fai fare, una pigra come me.  Pur di stare con te.Però avevi ragione. Meritava. La luce radente, il silenzio. L'anatra con gli anatrini al seguito. Le ninfee in fiore.  Noi che nuotavamo,  nel silenzio, rotto solo dalle nostre risate.Non ti preoccupare, mi dicevi. Quelli che ci vedono pensano siamo marito e moglie. E' tuo il problema, non mio, ti dicevo. E poi quando mai, così felici, chi ci crede.Un quadro. Fuori dal mondo. Io e te, persi.  Sperando che il tempo si fermasse. Con te.Con te, che hai aspettato. Con calma, che ci arrivassi. A dirti ti amo, e adesso lo ripeto.Te lo ripeto perdutamente. Con te, che non riesco a non toccare, abbracciare, baciare. Che vorrei legare e portare via lontano.Con te, fuggiasco  in fuga perenne da sempre, che mi hai detto:sai, i fuggiaschi o li prendono o arrivano. Ecco, amore, io sono arrivato. Si, sei arrivato.