Spire di Serpente

Passera solitaria


Come preannunciato, mattengo sempre le mie promesse. Ecco l'ultimo frutto della mia vena poetica. Dedicato a tutte le donne che vogliono vivere.  Passera solitaria dormi laggiùsonno profondo, ma inquieto, hai tuti rigiri nel letto, un rumore hai sentitosogno o son desta, un sogno proibito.Un soffio di vento, un muoversi d’ariaun sibilo lento, qualcosa sobbalzaun respiro profondo e la gonna si alza.Non apri gli occhi, non sai perchèle gambe chiuse, non fan per te,di immaginare qualcosa non manchicosì ti abbandoni e le gambe spalanchi.Nulla succede, qualcosa si muovel’occhio non vede, la cosa ti angosciasenti una mano che sfiora la coscia.Trattieni un sussulto, cominci a sperarepreghi in silenzio che non si osi fermaresenti la voglia, che aumenta, è rinatala tua fessurina è già tutta bagnata.Qualcosa ti tocca, ti sfiora anche lì,sulla tua gnocca, immagini, sì,e il misero slip ti strappa così.Un alito caldo, il tuo pelo ridestauna lingua ti sfiora, inizia la festa!Come una gondola al chiaro di luna,la lingua galleggia nella tua laguna,piccoli colpi di remi nel maresul tuo clitoride senti ritmare.Si insinua suadente, la lasci entrareè calda bollente, e in modo benfattosenti che esplora ogni tuo anfratto.La lingua sola non è piùc’è anche un dito che tocca, orsùscivola lento sempre più dentrocerca qualcosa, come un tormento.Al monte di venere, sale il sentiero,la sente gemere, quello che cerca eccolo lìil fuoco intenso del punto Gì.Intensa e implacabile lavora la linguasucchia il clitoride che si aggrovigliaruota quel dito e spinge sul pelotu stai godendo sei al settimo cielo.Inarchi la schiena, protendi il tuo sesso,ti senti piena, ti spingo al in su esclami di gioia "ancora, di più". L’orgasmo ti inonda, ti prende la vitaper la tua fica goduria infinita,la lingua rallenta, si ferma, ti aspetta,questa leccata di figa è perfetta.Alex – il sommo porco poeta