Spire di Serpente

… e il settimo giorno Dio si riposò.

La settimana dopo Adamo si aggirava pacifico nei giardini dell’Eden, gustava qualche frutto (no! la mela no, quella no, non era ancora rincretinito!), guardava gli animali, gli accarezzava, insomma, cazzeggiava alla grande!

Di tanto in tanto si fermava a fare pipì, ogni tanto si dava na toccatina …. e succedeva qualcosa di strano …

Così un giorno, non potendo andare dall’andrologo, vide Dio, si fece coraggio, e domandò:

<senti Dio, mmmm … a volte mi succede na cosina un po’ strana: me tocco il pendolo e questo anziché penzolare … um … punta in alto!>

<Oops, Adamo, me n’ero scordato, c’hai ragione … un motivo c’è: mo te lo spiego …>.

Ettricchete trak gli ranca na costala … <puttava Eva che ddddolore!!!> esclamò Adamo.

<Bravo!> risponde Dio <hai già indovinato il nome che volevo darle>.

<Puttana?>

<ma no, quello vedremo più avanti, per adesso basta Eva> conclude Dio.

Un figone biondo tutte curve, dolce, gentile, e porca quanto basta.

<Adamo: indovina un po’ a che ti serve il batacchio se lei inceve c’ha la campanella?> disse Dio.

E nel giardino dell’Eden ci si incominciava a divertire da brutto, si trombava come conigli!!!!

Finche un giorno arriva un serpente, e gioca di qui, gioca di là, Eva si improvvisa qualche spettacolino modello Cicciolina, il serpente partecipa, Adamo sta a guardà e s’arrapa un casino. Finiti i giochetti Adamo ed Eva ci danno dentro, il serpente si riposa su albero: ma che belle mele succulente!

Dopo il tour de force i due coniglietti si riposano un po’, ma Eva avverte "un leggero languorino": il serpente Ambrogio la vede che si aggira con la lingua felpata per il giardino brontolando …

<e la pesca non la voglio, l’uva l’ho già mangiata, il mango … mango pu caz… , la banana … uhmmmm, quella l’ho appena presa .. eh, eh, la mela non posso … cacchio mi mangio?>.

<Eva, Eva> Chiama il serpente.

<Che c’è Ambrogio, ho fame e non so cosa mangiare, sono nervosa e ho il mal di testa, lasciami stare> starnazza Eva.

<perché nun te magni sta bella mela succulenta?>

<no! Quella non si può!>

<e chi te la detto?>

<Dio>

<Dio che vuole comandare una donna? Maccheddici Eva?>

<O diavolo d’un serpente … c’hai ragione … sono una donna emancipata io, e faccio quel cazzo che mi pare … passame na mela, và!>

e il cielo comincia ad annuvolarsi, qualche lampetto qua e là …. Eva si stramisce un attimino …e chiama

<Adamo, Adamo, ADAMO!!!>

<Che c’è passerotto, hai bisogno?>

<Tiè, magnate un po’ sta mela pure tu>

<EVA!!!! NO! La mela NO! Non si può>

<Senti Adamo, stasera la tua cena è questa, quindi taci e mangia>

<No Eva, non voglio, no.>

<Ah sì! Bene, se non la mangi sappi che avrò il mal di testa per i prossimi 2-3 cento anni! Non te la faccio più vedere!!! Chiaro?>

E Adamo si mangia la mela con tutto il torsolo!

TUMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM tuona il cielo!

E la voce di Dio risuonò su tutto il creato:

Alla donna disse:

"Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà".

All'uomo disse: "Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie (BRAVO PIRLA!) e hai mangiato dell'albero, di cui ti avevo comandato: "Non ne devi mangiare", maledetto sia il suolo per causa tua! Con dolore ne trarrai il cibo
per tutti i giorni della tua vita. Spine e cardi produrrà per te e mangerai l'erba campestre. Con il sudore del tuo volto mangerai il pane; finchè tornerai alla terra, perchè da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere tornerai!".

… praticamente:

<vi condanno ad essere per sempre MARITO E MOGLIE!>.

Alex