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si stringe un cerchio


cioènon mi va di parlare dei miei stati d'animo, non mi va perchè non ne ho? o forse perchè non mi sembrano sufficientemente eleganti e qualificati?o forse perchè il grave senso di attesa di altro a volte appiattisce i pensieri sulla testa come la pioggia i capelli? ma non lo so e non mi interessanon mi va di parlare dei problemi del mondo, non mi va, punto. posso essere criticata, posso criticarmi? non lo so. forse. ma resta il fatto che ora non mi va, è come se spostassi i carrarmatini del risiko dalla prussia al congo. niente di più. dall'esogeno e nobile al endogeno e vile. eh beh. sarà poi anche la natura? ma non lo so e non mi interessa.non mi va di parlare degli animali e le loro inutili sofferenze, delle infauste e vergognose scale gerarchiche che l'uomo ha impiolato (uh ho inventato una parola? demì ne ho inventata un'altra hai visto? che intelletto sopraffine che ho) dicevo, non ho voglia di raccontare cose che io so a gente che non sa, e non ho voglia di sapere da altra gente cose che non so, su come vengono spellati vivi i procioni per esempio. o i cani. o postare canzoni che parlano di corrida con ska appassionati.mah, ora non ne ho voglia. il perchè? beh poco mi interessa...non faccio più sogni terribili (incubi), con morti che cuociono o io che soffoco nell'acqua sotto le fiamme o che sparo alla testa di un amico. mah non so, ne faccio tanti, particolareggiati come il gorgonzola di muffe e batteri, sì, ma non così carichi di sapore, di paura, di spavento. anzi, spesso mi fan ridere. chi lo sa? mah. e non ho assolutamente voglia di prendere pezzi di storia e farci favole. o di inventare trame tra folletti e gattini neri. perchè? per chi dovrei farlo? ma per te naturalmente gatto, penserete, mah sì ho capito, ma non mi va, perchè devo fare una cosa per uno a cui non va, nel tal caso sempre io? ah non so. e ricollegandomi al primo paragrafo di questo post, oltre a non aver stati d'animo di cui mi sento che mi scappa di scrivere, o meglio a non ritenerli degni di tale impiego di energia, sento proprio le pareti della mia materia cerebrale liscie, non porose, incapaci di trattenere quei  flash, quelle immagini che a me sembravano così ermetiche ma così capaci, in grado di raccontare in due parole tutto un mondo che stava nel mio petto, nel mio stomaco, dietro ai miei occhi. non lo so. ma mi sembrano così liscie da non poter rimanere impressionate dalla luce che filtra e si trasforma dalle mie pupille. il perchè secondo voi mi interessa? e che lo dico a fare.e così mi ricollego appunto al primo paragrafo e come vedete, il cerchio si chiude.