Atletica e Parkinson

A Mohammad Alì


Quando danzando sul ring gli avversari inginocchiavi, e strafottenti gli sconfitti umiliavi, negativamente,dei campioni lo scettro mostravi. Poi venne l'uomo.Ad abbracciar il tuo Dio in ritardo ti apprestavi. Contro la guerra ingiusta al Vietnam ti schieravi. Al tuo cuore il conto presentavi. Per il tributo alla patria dovuto,con la galera pagasti in contanti..... senza ricavi! Là in fretta crebbe,uomo e campion,al mondo ed al ring agli onori resuscitavi, quando il dazio al tempo d'atleta pagavi,solo uomo a restar tornavi. Con il Parkinson,l'uomo,il campion superò,anche agli occhi dell'infinito. Del sacro fuoco d'Olimpia,accendendo rinnovasti, L'asso,l'uomo,e......il mito......di nuovo rinverdito Lo so,ora dal passo tremolante,depresso e muto,di nuovo all'uomo mito, e al ritrovato campion ,rinnoviam l'invito. Noi umani, deboli Parkinsoniani,lascia che a te,ancor forte,seppur ferito aggrapparci possiamo a te,per esser pronti,a Dio gradito, degni di assidere al....... celestiale Suo convito