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Palon di Resy - 2673 slm


Scheda tecnica:Località di partenza : St. JacquesMeta                        : vetta Palon di ResyDislivello                  : 1946 a/rDifficoltà                  : escursionisti espertiSplendida e solitaria ascensione ieri in Val d'Aosta, con discreto innevamento, vento forte a raffiche, totale assenza di traccia già dalla bella frazione di Frachey, ed un sole magnifico nonostante le rigidissime temperature.Partendo dalla piazza di St.-Jacques (Val d'Aosta, uscita autostradale Verrès, poi indicazioni per Val d'Ayas fino a fondovalle) si svolta a destra subito dopo la chiesa, con chiare indicazioni su paline per la località Resy;  inizialmente facile, il sentiero numero 9 si fà subito piuttosto ripido (tenete presente che l'ascensione si svolge su un dislivello di quasi 1000 metri per una lunghezza di circa 3.4 Km, con logica conclusione di pendenze medie intorno ai 30°). Sale nel bosco con numerosi tornanti oltrepassando la Fontana dello Scoiattolo  arrivando infine a Resy, soleggiata frazione a 2060 slm, che  ospita anche il Rifugio Ferraro (attualmente in fase di ristrutturazione) e il Rifugio Guide di Frachey. Da Resy (raggiunta in 45" da St.Jacques), oltre al Palon, è possibile raggiungere il Colle Bettaforca salendo poi al rifugio Quintino Sella o scendere a Gressoney, oppure proseguire verso il Pian di Verra Inferiore o verso Fiery (ottime indicazioni).Oltrepassati i due rifugi dopo aver rifiatato, il sentiero  coincide con la primissima parte della sterrata che procede in direzione est verso il Colle Bettaforca, con neve ieri non battuta. Qui grazie alla totale assenza di escursionisti, numerosi avvistamenti di camosci e lepri, più in alto sul Palon abbiamo osservato altresì lo splendido volare dell'aquila. Dopo buon tratto in falsopiano, in coincidenza di un grosso masso sulla sinistra, si piega  per il Palon di Resy (attenzione non facilemte identificabile); la traccia era inesistente, il sentiero sale molto velocemente in un rado bosco di larici e il panorama si fa più ampio, con vista che va da tutto il vallone delle Cime Bianche al Bettaforca, alla Val d'Ayas. C'è qualche largo tornante, ma il sentiero sale in gran parte diritto su pendio che è piuttosto ripido (punte intorno ai 35°). Alcuni sassi sono marcati con  segno giallo ma la neve scesa in settimana ne cela molti, rendendo di difficile comprensione la salita (il sentiero ha numerazione 8c 8d). Usciti dal rado bosco a noi scegliere se piegare per cresta o affrontare mezza costa l'ultimo tratto; il vento ieri piuttosto forte e la neve farinosa e instabile ci fanno optare per un sentiero promiscuo da noi individuato che ci permette di evitare pericolosi pendii (spesso lasciavo la mia ragazza a notevole distanza affrontando lunghi tratti per valutarne la stabilità nevosa, non nego di aver più volte temuto per me). Quasi in vetta si oltrepassa il bivio per i laghi proseguendo per l' ormai visibile croce di vetta del Palon (2673 slm), che ci accoglie con bellissimi mulinelli di vento causati dalle forti raffiche, il manto nevoso è qui ancor più instabile con crosta da rigelo fragile su polvere di 20/30 cm).Non chiedetemi nulla sul panorama, il forte vento e le rigide temperature  mi hanno letteralmente rovinato una splendida gita mandandomi ko la scheda di memoria resettando tutte le fotografie fin qui fatte (non immaginate il nervoso) costringendomi quindi un domani a dover tornare su questa vetta. In conclusione gita in solitaria con semplici scarponi, bastoncini e ghette, nessuna persona incontrata se non al rifugio Ferraro tre ragazzi che lavoravano al rifacimento del locale invernale, totale assenza di traccia da Resy al Palon, una fatica che non immaginate doverla tracciare; i panorami... indubbiamente splendidi, dai Tournalin al gruppo del Rosa, il Combin, il Rothorn, lo Zerbion e mille altre ancora....ma quella maledetta scheda di memoria....