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Monte Cancervo - 1835 slm


Scheda tecnica:Località di partenza : Le FoppelleMeta                        : vetta CancervoDislivello                  : 1680 a/r Difficoltà                  : escursionistica Quest'oggi in Val Brembana, raggiungibile uscendo a Dalmine (Milano-Venezia A4) si prosegue per Villa d'Almè fino San Giovani Bianco, piegando poco più avanti per Camerata Cornello (famosa per la famiglia Tasso); qui si percorre la carrale che collega il piccolo borgo di Pianca a Era e Cespedosio, in prossimità di un largo tornante sinistroso un piccolo spiazzo con discreta cartellonistica ci permette di parcheggiare l'auto. Siamo a 1075 slm, piove copiosamente, indossiamo kway e guanti (temperatura in vetta 2/3° sotto zero), imbocchiamo il sentiero 136 (bella e larga mulattiera non ci si può sbagliare) che in bosco di faggi ci porta con numerosi tornanti al passo di Grialeggio (1695 slm). C'è moltissimo ghiaccio e altrettanta neve, la salità senza ramponi e racchette (dimenticate!!) è faticosa, incontriamo solo 4 escursionisti che a loro detta son saliti al Cancervo (poi rilevatasi una gran balla vista la totale assenza di traccia, a volte mi chiedo cosa costi l'onestà!!), in circa 1 ora e 30 siamo al passo, avvolti dalle nebbie, e inizia a grandinare.... troviamo riparo sotto una piccola roccia sul lato che sale verso il Venturosa (1999slm), attendiamo, il vento soffia discretamente, dando poi tregua e spazzando via alcune nubi basse.... riprendiamo a salire sulla sinistra del passo (indicazioni al passo per Monte Cancervo) non vi è traccia alcuna, solo neve vergine che arriva al ginocchio...il primo ripido pendio è forse il più difficile vista l'instablità nevosa e l'esposizione, superatolo optiamo per una salita in cresta che ci vede faticare per 40 minuti a batter traccia, tra la nebbia che non ci permette di veder alcunchè... torna a nevicare, lascio Aurora in una piccola selletta, cercando di risalire un altro ripido colletto in cresta, ma la neve oltre il metro e l'assenza di picozza mi bloccano...affranto torno giù, aumenta nuovamente il vento, schiarisce per attimi, la croce la vedo, è dietro il colletto che stavo affrontando...optiamo per un mezzacosta piuttosto rischioso, va bene, siamo alle facili roccette finali del Cancervo. La vetta è raggiunta, non si vede manco il Venturosa che è la a fianco...ma la soddisfazione è tanta, i pendii vergini, l'atmosfera surreale, solitudine completa. gioia da condividere solo io e Aurora.... non posso purtroppo dar alcuna indicazione sul sentiero, non vedevo nulla, ho fatto molta cresta dal passo di Grialeggio fino all'antecima del Cancervo, forse erroneamente ma ho preferito evitare traversi visto il carico instabile di neve su ghiaccio; poi ho aggirato l'antecima, non ho visto alcun segnavia giallo su roccia (troppa neve) ma non credo il sentiero normale passase dall'itinerario da noi percorso... gita non facile in queste condizioni...In foto la croce di vetta con noi due..