Immaginando...

VITA PARALLELA...NON AVVENTURA...


questo è l'inizio di un racconto a puntate,non è la mia vita,non è storia vissuta,tutto frutto di fantasia!!Domenica,oggi è la mia domenica… Ho mandato lui fuori casa,e io sono qui,seduta sul mio nuovo divano,accogliente,morbido,avvolgente,di colore rosso,rosso fiammante,è un regalo che mi sono concessa per il mio nido,ovvero,questa stanza,dove passo il mio tempo libero a scrivere e a leggere,e dove posso bruciare le me essenze preferite senza sentire critiche sui miei gusti…questa stanza che trabocca di cuscini marocchini,tappeti e di libri e riviste,dai temi più disparati,dalla cucina alla politica alla cultura generale,libri sulla spiritualità alla poesia,molta poesia… e al piacere…dal sesso,al modo per far l’amore in armonia con se stessi e con il patner,pensando al patner penso a te,non a chi condivide con me il quotidiano,e questo non va bene,no,io e te eravamo stati chiari da subito,solo sesso,sesso,sesso…quando avremmo pensato ad altro uno dei due avrebbe dovuto chiudere,staccare,evaporare…Ero certa che io non avrei mai ceduto al sentimento,perché a spingermi tra le tue braccia,è stata l’attrazione,unica,incredibile e implacabile,e inarrestabile,questa forza attrattiva ci ha coinvolti ancora prima di prenderne atto che sarebbe accaduto qualcosa tra noi…Ricordo quella mattina,ero in ritardo al lavoro perché l’auto non ne ha voluto sapere di me,perciò,tutta trafelata ho preso il primo bus libero,e trovai anche posto a sedere,subito dietro l’autista,sprofondata nel sedile,facevo mente locale delle mie prossime ore in ufficio,avrei dovuto approvare una pubblicità che non mi convinceva del tutto…ma il tempo concesso alla nostra agenzia era terminato…facevo questi pensieri e mi senti osservata,alzai gli occhi e incrociai i tuoi,fu un attimo,un calore mi avvolse tutta,poi un brivido,occhi neri,profondi,sottolineati da lunghe ciglia folte e sguardo sornione,restammo incatenati così per un tempo decisamente lungo,non saprei quantificarlo,ma tu mi guardavi e io ti divoravo con lo sguardo,solo con lo sguardo,tu eri in piedi dietro di me,e il nostro complice era lo specchio retrovisore dell’autista…Poi l’incanto si ruppe,arrivo la tua fermata e tu scivolasti via da me,mi sembrava impossibile quanto accaduto,perché non sono scesa anch’io?è quanto mi chiesi tutto il giorno,rispondendomi al medesimo modo 1000 e poi 1000 volte,io ho un compagno,l’adolescenza è passata da molto…Ritornai a casa alla sera sempre in bus,innegabile sperare nella fortuna di rivederti,attesi la tua fermata e nulla,tu non eri tra i passeggeri,dieci per l’esattezza,contavo in una poco probabile coincidenza…Per tutta la sera non ho fatto altro che pensare a quello che è intercorso tra i nostri sguardi,ero talmente assorta che mi sono bruciata nello spadellare i soliti quattro salti in padella….Il nuovo giorno mi ha vista sveglia all’alba per aver tutto il tempo per prepararmi con tutta cura,volevo prendere nuovamente il bus,a prescindere che la mia auto funzionasse o meno,e volevo essere più appetibile per quello sguardo,non arrivare sul bus tutta trafelata come il giorno precedente,lo so,non dovrei comportarmi così,neppure fare questi pensieri,sono un’affermata grafica pubblicitaria,con una solida convivenza,e fino a pochi istanti fa,avrei pensato all’avventura di un figlio,non all’avventura con uno sconosciuto…non sono più un adolescente alle prime cotte…Ore 7,30,tra alcuni minuti arriverà la tua  fermata…il mio cuore fa le capriole,e nello stomaco ho un volo di farfalle…Il bus rallenta,si apre la porta e tu…ci sei,ne ero certa,era un tacito appuntamento,non potevo aver immaginato tutto,anche se l’ho pensato,in parte…dallo specchio dell’autista seguo i tuoi gesti,obliteri il biglietto e poi ti avvicini…ho i brividi,arrivi dietro di me e chinandoti verso di me  chiedi,quasi in sussurro,se il posto al mio fianco è libero…ho annuito…e da qui è cominciata la nostra doppia vita,e mai avrei pensato che queste cose accadessero con questa semplicità…ma neppure con questo slancio,questa trepidazione e questi gesti sensualmente istintivi,immediati,io che guardo da sempre i film con queste tematiche,con un distacco per le sensazioni surreali,ora è tutto,sarà tutto un ricredermi…Restiamo in silenzio,dopo alcune fermate,ti alzi,mi prendi la mano e mi fai scendere con  te ,è un attimo,ma tu hai già lasciato la mia mano,ti seguo camminandoti accanto,entri in una piccola caffetteria,io ti seguo meccanicamente o istintivamente,non so con esattezza,ci accomodiamo in una saletta molto carina,intima,un po’ bohème, retrò ma per scelta dei dettagli,si respira un aria ricercata e intensa,dall’aroma di caffè e cioccolato amaro,con un fine sensore di cannella…questi aromi che aleggiano nell’aria mi fanno sentire nel posto giusto con vicino il soggetto ideale per goderne le sfumature,e non mi riferisco ovviamente a quelle olfattive,o meglio,non solo quelle…Mi fai galantemente accomodare,discostando la poltroncina dal tavolo,e qui già mi sento immersa in questa rete di emozioni da grande schermo,surreale…ti siedi accanto a me,e finalmente il nostro dialogo ha inizio…Tu,tutto d’un fiato mi racconti della tua vita,del tuo matrimonio,per ora senza figli,del tuo lavoro,sei una persona molto attiva nella magistratura,un uomo tutto d’un pezzo che forse il giorno prima è un po’ impazzito,sorrido e ti racconto di me,della mia convivenza consolidata,del mio lavoro e di come le mie certezze siano in forse da ieri…ci guardiamo e impossibile evitarlo oltre,le nostre bocche si cercano,si sfiorano,si toccano,si mordono,poi le nostre lingue si cercano,si trovano,si concedono una lunga bellissima danza sensuale,dolce e al contempo erotica,senza fretta,nell’istante che l’intreccio si scioglie,sopraggiunge la cameriera,resto affascinata dalla tua voce modulata,e poi il mio stupore cresce assieme alla tua ordinazione,un marocchino con molto cioccolato e un’aragostina,il mio dolcetto preferito,una deliziosa pasta filo,croccante e arrendevole al palato farcita di crema pasticcera,ciò che avrei chiesto io…al che non mi resta che unirmi a te e aggiungo un bicchiere d’acqua frizzante…Come la cameriera si allontana,le nostre mani si intrecciano,si accarezzano si sfiorano,con il tuo pollice mi accarezzi il polso,un gesto così semplice ma il risultato è un’arrendevole piacere,ti porti il mio polso al tuo naso,ne aspiri l’aroma,il mio profumo,forse la mia essenza,perché lo fai senza fretta ,poi mi sconcerti,mi lecchi il polso…e mi guardi…mi sussurri che non hai mai provato un trasporto simile per una donna,senza calcolare che in questo caso è una sconosciuta ad averti travolto,arriva la cameriera con l’ordinazione,ci sorride con complicità,tenerezza quasi,sicuramente ci crede marito e moglie o compagni di vita…Con tranquillità facciamo la nostra colazione,come fosse una consueta abitudine consolidata negli anni,nei gesti…Poi ci passiamo i nostri rispettivi biglietti da visita per il numero di cellulare,e rientriamo nei nostri ranghi,perché il lavoro ha delle priorità….Da questa colazione,è nata la nostra incredibile doppia vita,fatta di fughe,di erotismo,di amore e sesso…la storia …Il nostro incontro successivo è stato decisivo,bellissimo e pieno di patos,travolgente…….