Immaginando...

un piccolo racconto per i miei amici...


fresco di tastiera eccomi con un racconto breve ma spero di vostro gradimento...tutto al maschile...Ricordo quel pomeriggio con un misto d’imbarazzo ed eccitazione,avevo vent’anni,era un’afoso pomeriggio di metà agosto,io chiuso in un ufficio senza aria condizionata e con una piccola finestra,per sopravvivere tra un esame e un altro di giurisprudenza,tenevo piccole porzioni di contabilità,qui e là,quel pomeriggio era tutto dedicato alla contabilità di un piccolo negozio di antiquariato adiacente casa mia,il proprietario era il classico uomo di mezza età con pancia esageratamente prominente,i capelli perennemente con la brillantina o sporchi,non saprei dire esattamente,davano sempre la sensazione di sporco,unto,e come il più classico del genere maschile descritto,schifosamente ricco  con la classica moglie ,bellissima e sexy,ecco,lei era il mio sogno ricorrente,il mio desiderio convulso,sognavo di possederla in ogni posizione da kamasutra e non…e poi sognavo un estroso pompino fatto dalle sue carnose labbra,e quel pomeriggio,nel piccolo retro negozio,adibito ad ufficio,pensavo proprio a lei,e l’erezione è stata inevitabile,e io mi ritrovavo li,indeciso se dar luogo al mio piacere o impegnarmi ad ignorarlo…avevo 20 anni…non potevo ignorarlo,poi sapendo che per alcune ore sarei rimasto tutto solo,ho dato spazio alla mia fantasia,chiuso gli occhi,mi vedo lei entrare dalla porta,indossando solo il mini prendisole che usa per stare in comodità casalinga,un rosso che di per sé eccita la mia mente,con la mano mi sfioro piano piano,convincendomi che era la mano della signora in questione,quando ad un certo punto,sento davvero una mano toccarmi sopra i pantaloni,non ho il coraggio di aprire gli occhi,ma so che è lei,il suo profumo sensuale mi ha già sfondato il cervello,in silenzio,surreale oserei dire,mi sento trasportare,la sedia d’ufficio a rotelle si gira nella direzione della miss,con dolcezza e decisione,mi sento aprire la lampo,e improvvisamente,sento l’umido avvolgere il mio turgido piacere,apro stupito gli occhi,e lei è lì,il mio sogno fatto realtà,lei che mi fa una bella succhiata,è la prima della mia vita,e io non voglio farmi travolgere dal piacere,non voglio venire subito e dare atto della mia inesperienza in questo gioco,allora ricordo un dvd sul tantra,insegnava a rivolgere la mente a tutt’altra situazione,per bloccare l’eccitazione  di conseguenza,mantenere a lungo tempo un’erezione,così faccio,lascio correre il pensiero al mio prossimo esame,e il mio desiderio si trasforma,ed effettivamente ora mi sento padrone del gioco e della prestazione,perché inutile negarle,noi uomini vediamo molto in questo senso,a 20 anni in storie di sesso convulse dobbiamo rendere il massimo nella prestazione,perché ne và dell’onore,questa stupidata è inculcata da generazioni e generazioni,a prescindere dal ceto sociale o provenienza,in ogni caso,ora vedo lei la mia dea,ha in mano il mio piacere assoluto,e mi guarda,ha la bocca fortemente truccata,le sue labbra sono color ciliegia,e veder entrare e uscire il mio membro eretto da quelle labbra è dimenticare i miei propositi,poi lei mi implora di goderle in bocca,è molto che sogna il mio gustoso piacere nella sua bocca,la voglia di un giovane voglioso uomo non la fa più vivere,le ultime parole vengono inghiottite assieme al mio giovane e copioso sperma,il mio orgasmo è stato incredibile e convulso,lei si è ripulita e addirittura si lecca le labbra avida guardandomi negli occhi,e li avviene il miracolo,il mio pene non si affloscia,e neppure il tempo di riprendermi  che mi sento pronto a restituirgli tale piacere,ed è mentre scendo tra le sue cosce che mi sento chiamare…noooooooooooo è lui………il viscido uomo!!! un lampo sono in piedi,mi do una sistemata ,mi rimetto alla scrivania e lei mi si infila sotto ,non ci posso credere!non a me,no…entra lui il marito viscido,e si siede davanti a me,chiede come procede il lavoro,e sotto sua moglie divertita dall’incredibile situazione,mi riapre la patta,e lo tira fuori,fatico a parlare,l’omino mi chiede se mi sento bene,mi vede strano e troppo paonazzo,poi biascico qualcosa sul caldo torrido,e lui ammette che l’ufficio è davvero rovente,e così dicendo,molto cordialmente mi saluta e mi lascia solo…si fa per dire….mentre la porta si richiude davanti a me,esplode il mio piacere,e lei è sempre li,raccoglie ogni goccia, insaziabile del mio caldo sperma,ora però devo fare il mio,anche se ammetto,non ho forza,mi sento sfinito e sconvolto,non finisco il mio pensiero che lei esce fuori dalla scivania,mi bacia lasciandomi senza respiro e impreparato al gusto del mio sperma,mi sussurra  di non parlare,mi ringrazia ed esce silenziosamente come è entrata….