il mio blog

delfini


La mia penna, delfino dei silenzi schiva il frastorno delle voci, gioca con le schiume di ceruli ultrasuoni   non penetrarmi le ossa, luna già mi sondano lamine e m’intrude un’urgenza versatile di morte   sotto l’onnipotenza del tuo sguardo la colonna ad imbuto si sprofonda nell’ottanio del lago – su quei rami il mio cuore di cera è arrampicato   e tu, amore, non sciogliermi l’anima nella conca incrinata, placenta di sogni insofferenti…delfini le mie parole, io vivo come larva irresoluta, fragile