il mio blog

parole dal sonno


Sussurrava nel buio la casa segmenti di legno, dolenti giunture l’orologio era metallo deciso ma muto per il mio sonno – non avvertivo il mormorio del frigorifero, lamentazioni di cose affaccendarsi di formiche nel muro l’arco stellare sulle reni di Nut a dismisura nel cosmo slanciate – nuotavo in un altro mondo…   ed ammiccò due zeri la mia sveglia rossofuoco nel centro della notte: dal sonno si sfilarono parole imprendibili, sbalorditive, assenti…