Creato da delfina34 il 26/09/2005

Sole e Luna

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Post N° 103

Post n°103 pubblicato il 29 Dicembre 2008 da delfina34

Natale è passato. Con i parenti, come sempre. Con le persone che mi scaldano il cuore. Con quelle che mi sono sempre state vicine e senza qualcuna, che invece, purtroppo, non c'è più...

Stavo pensando a me. A me, 15 anni fà. A quanto sono cambiata. A come sono cambiata...e pensavo sarebbe bello parlare con lui. Con lui che mi ha conosciuta innamorata per la prima volta davvero...ci sono cose di me che mi sfuggono, particolari di me, che probabilmente lui, conosce meglio di me...come io di lui...ricordo esattamente come era e parlando con lui, riuscirei a dirgli in cosa è cambiato, se si è indurito, se è maturato...ma faccio paura. Il confronto con me, a lui fa paura. Eppure, io penso, che a distanza di anni, ora che non ci potremmo più fare male, potrebbe essere costruttivo. Ora che la rabbia è passata, potremmo, con il confronto, aiuarci a migliorare reciprocamente....sto forse vaneggiando???

 
 
 

Post N° 102

Post n°102 pubblicato il 23 Dicembre 2008 da delfina34

Periodo nero...periodo roseo...oggi sono felice.

Per fortuna i periodi neri, sono parentesi di una vita rosea...non mi posso lamentare. In fondo, l'unica cosa che non ho, è il figlio...ma ho un sacco di altre cose. La salute, la casa, un lavoro, un uomo che amo e mi ama, una famiglia...davvero in certi momenti divento superficiale ed egoista. Davvero in certi momenti dimentico Fabiano...e gli insegnamenti che mi ha lasciato andandosene a 21 anni. Nessuna stupida lamentala per lui...gli ho promesso di vivere per entrambi... ed eccomi qui. Quasi 20 anni dopo a vivere anche per lui, a sorridere anche per lui...a ringraziare Dio per il dono della vita...che, pare lo sia, ma NON è mai scontato. 

 
 
 

Post N° 101

Post n°101 pubblicato il 19 Dicembre 2008 da delfina34

E' un periodo nero...il discorso del figlio, o meglio del mancato figlio, mi sta logorando. "NON PENSARCI". Ecco quello che la gente dice quando si parla di questo problema...preferirei invece un bel "Hai ragione, ma devi accettare la realtà e sperare. Oltre a quello non puoi". Si sono mai chieste quelle mamme stressate che mi dicono "Sapessi quanto poi ti cambia la vita, gotitela ora che puoi!" cosa sarebbe stata la loro vita senza un figlio? Quanto sarebbe stata vuota? Un figlio è una scelta. Una scelta di vita, per l'appunto. E allora, basta ipocrisia. Basta dire "Beata te che te ne puoi andare a teatro quando vuoi" se poi invece pensi che tuo figlio è la tua ragione di vita, se poi quando lo guardi alla recita della scuola ti brillano gli occhi al solo suo sorriso... Quello che intendo dire....è giusto che ti brillino gli occhi, ma non far passare me, per scema...per paranoica, per fissata...perchè se un figlio è una scelta...beh...io avevo fatto questa scelta...

Ricomincerò da zero....per il nuovo anno, nuovi progetti, nuove conquiste...ricomincerò a cercare me stessa...a scoprire cosa davvero mi piace...ed a farlo...senza più pensare " e se poi..."

 
 
 

Post N° 100

Post n°100 pubblicato il 19 Dicembre 2008 da delfina34

IO SONO IO (VIRGINIA SATIR)
Io sono io e nel mondo intero non c'è nessuno esattamente come me.
Ci sono persone che mi assomigliano, ma nessuno è identico a me.
Di conseguenza, tutto ciò che esce da me mi appartiene, perché io sola l'ho scelto.
Io possiedo tutto ciò che mi riguarda:
il mio corpo, compreso tutto ciò che fa;
il mio spirito, compresi tutti i miei pensieri e le mie idee;
i miei occhi e tutte le immagini che riescono a percepire;
i miei sentimenti quali che essi siano, collera, gioia, tristezza, amore, frustrazione, entusiasmo;
la mia bocca e tutte le parole che ne escono, gentili, dolci o dure, convenienti o impertinenti, piacevoli o volgari;
la mia voce, forte o dolce;
e tutte le mie azioni, qualsiasi esse abbiano potuto essere per gli altri o per me stessa.
Io possiedo la mia fantasia, i miei sogni, le mie speranze, i miei terrori.
Io possiedo i miei trionfi e i miei successi, i miei scacchi e i miei errori.
Poiché tutto ciò mi appartiene, io posso, profondamente, avvicinarmi a me stessa e, facendolo, posso amarmi ed essere più tollerante con me stessa e con tutte le parti di me.
Posso allora fare in modo che tutto in me lavori per mio ben-essere.
So che in me convivono aspetti che confliggono e altri che nemmeno ancora conosco, ma che ciò potrà cambiare solo quando riuscirò ad essere gentile e affettuosa con me stessa.
Posso, con coraggio e ottimismo cercare soluzioni che mi facciano bene e percorrere strade che mi conducano alla scoperta di me stessa.
Qualunque sia il mio modo di essere, la mia maniera di parlare, qualunque siano le mie parole e le mie azioni, i miei pensieri, i miei sentimenti, in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, tutto ciò fa parte di me, è me e io mi riconosco.
Quando , più in là nel tempo, rivedrò come mi sono comportata, quello che ho detto e fatto e come ho pensato e sentito, certi miei comportamenti potranno apparirmi inadeguati, ma io posso gratificarmi con quelli che mi piacciono, modificare quelli che mi sembrano inadeguati e inventare qualcosa di nuovo per quelli inappropriati.
Io posso ascoltare, vedere, sentire, dire, fare.
Ho degli strumenti per sopravvivere, per stare con gli altri, per essere produttiva.
Posso comprendere e ricollocare ciò che mi arriva dal mondo esterno e dagli oggetti che mi circondano.
Mi possiedo e, di conseguenza, posso costruirmi.
Sono me e sono d'accordo.

 
 
 

Post N° 99

Post n°99 pubblicato il 27 Novembre 2008 da delfina34

Mi manca una persona...una persona che non dovrebbe mancarmi. Il fatto è, che ci si può controllare, si può decidere di non chiamare, si può decidere di non scrivere...ma non si può decidere di provare o no, determinate sensazioni, determinati sentimenti.

Faccio finta di niente...non cerco, non chiamo, non scrivo...ma ci penso. Spesso. Troppo...ed ogni tanto, con il cellulare scrivo "mi pensi anche tu?"...ma invece di INVIA, clicco "C". E cancello.

Davvero nella vita, si deve prendere ciò che si vuole? Io non ne sono capace. Se vivere volando come piace a me, significa, far male a chi mi sta vicino...significa deludere....significa essere giudicata...io, davvero, non ne sono capace. "Dovere" Questa parola, mi assilla da quando sono bambina. Mi assilla, ma ormai fa parte di me...

 
 
 

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