una goccia salata

Quando guardo all'arte come pura espressione della fantasia, mi piace pensare a questa "visione" di Musante:


"Ho trovato un vecchio abbecedario nel cassetto della memoria, ho sfogliato le pagine cercando forme tra le parole, ho trovato sogni leggeri come nuvole estive che corrono veloci nell’immenso azzurro del cielo prendendo forme morbide, come sculture di zucchero filato.   Le lettere dell’alfabeto si rincorrono ordinate come un piccolo esercito di soldatini di piombo, sono parole che non fanno rumore, ma chiedono colore, disegno la A e nasce un nuovo sogno, il segno corre, crea una forma, si riempie di rosso, vicino c’è il giallo, poi il verde, intorno il blu, il sogno diventa quadro; le lettere perdono significato, i sogni sfumano, solo le immagini raccontano la loro storia, sono parole disegnate, parole colorate, parole rubate al quotidiano.   Non c’è un motivo per illustrare l’abbecedario dei sogni, non c’è una ragione, solo il pensiero di entrare nei sogni, di perdermi per le strade della fantasia, girovagare senza meta alla ricerca di qualcosa di diverso cercando nuovi incontri: una sirena che cerca un cuore da rubare, un poeta che ha perso la penna e scrive con i petali di una rosa, un grande elefante che cerca la luna per tenerla solo per sé o un piccolo coniglio bianco che sogna Alice.   Chiudere una porta della memoria per entrare nella via dell’infanzia e correre inseguendo un aquilone colorato rubato dal vento e gettato nel cielo come macchia di colore.   Seguo una strada che non c’è, mi perdo nel labirinto dell’alfabeto, le lettere mi vengono incontro minacciose, poi soffio e scappano, entrano nelle pagine del libro, si nascondono e ferme aspettano di essere trovate, lette, rubate, di diventare parole.   Chiudo l’abbecedario, lo ripongo nel cassetto, ma le pagine escono, hanno paura del buio, cercano la luce, il colore, la vita, vogliono sentire i rumori, la musica, vivere il tempo che passa e allora prendo il libro e lo lascio aperto sul davanzale e il vento tiepido della sera sfoglia le pagine facendole vivere."