una goccia salata

L'arte di vivere


Mi è tornato alla mente un ricordo assai verace risalente ad alcuni anni fa. Durante una breve degenza in ospedale, venne ricoverato, accanto a me, un vecchietto piuttosto sofferente, quasi buffo nella sua profonda ignoranza ma, che alimentava, con insana ingordigia, la mia atavica curiosità. I suoi occhi avevano una storia da raccontare, una storia che nessuno, forse, voleva sentire e fu così che, dopo alcune ore di silenzio, mi ritrovai ad ascoltare la sua storia, così, senza "buon giorno, mi presento", "piacere, io sono...": il suo racconto nacque spontaneo, limpido, coerente con la sua immagine forte e ignorante, colorita e comunicativa. Quel piccolo uomo mi parlò di quando si ritrovò in guerra, strappato ai suoi campi, senza sapere cosa o chi stesse combattendo, dove puntare il fucile e, soprattutto, come si usasse ed io cominciai a ridere, perchè c'era una comicità sbalorditiva nella franchezza e nella drammaticità delle sue parole. Questa persona, come tantissime altre intorno a lui, stava rischiando la sua vita per regalare un futuro ai figli che non aveva ancora concepito, che non pensava nemmeno di poter avere ed il tutto con una leggerezza, incoerenza, superficialità senza pari. Ovviamente e per sua fortuna venne catturato dagli inglesi, messo su una nave e portato, seguendo una lunghissima rotta, in Gran Bretagna. Il viaggio fu durissimo, soffrì la fame e la sete, vide uomini morire di stenti intorno a sè ma, sempre protetto dalla sua granitica leggerezza, giunse alla meta del viaggio e fu fatto schiavo nei campi di una ricca famiglia nella campagna londinese. Ero divertito nel constatare quanto lui non ricordasse la schiavitù come una esperienza negativa in quanto gli permise di imparare l'inglese e di mangiare meglio che in guerra! Insomma, mi raccontò ancora un'infinità di avventure ed io cominciai a pensare a lui come ad un pittore che riempie la tela con i colori delle sue emozioni, fermando per sempre nel tempo e regalando a tutti la sua opera e ...  in un istante mi fu chiara l'arte del vivere.