Lost in a book

Dieci piccoli indiani, di Agatha Christie


"Dieci poveri negretti se ne andarono a mangiar: uno fece indigestione, solo nove ne restar".Comincia così la poesia che le dieci persone invitate da un misterioso ospite in una spledida villa a Nigger Island trovano incorniciata e appesa nelle loro camere. Il padrone di casa non c'è. E a parte la filastrocca, l'unica cosa che li accoglie è una voce, inumana e terribile, che li accusa...Agatha Christie, autrice britannica molto prolifica, nonché creatrice di Poirot, l'investigatore belga con baffetti e testa d'uovo, e della simpatica zitella Miss Marple, sforna questo bellissimo giallo nel 1939 (in Italia verrà pubblicato nel '46 con il titolo "...e poi non ne rimase nessuno). Non era la prima volta che si cimentava con gialli in ambiente chiuso (basta pensare all'Orient Express), ma in questo caso si può dire che abbia superato sé stessa: dieci persone, che non si conoscono fra loro, intrappolate su un'isola, in una villa che appartiene a non si sa bene chi, devono fronteggiare un'ombra, qualcuno che sa molto di loro. Non c'è nessun Poirot che può aiutarli. E nemmeno qualche brillante Miss Marple. Come faranno? Qualcuno sopravvivrà? Davvero geniale.