Lost in a book

Il buio oltre la siepe, di Harper Lee


 Scout, voce narrante della storia, e Jem sono i figli di Atticus Finch, un onesto avvocato della cittadina di Maycomb, nel profondo sud degli Stati Uniti. Mentre il loro padre accetta di difendere un uomo di colore accusato di stupro, i due fratelli fanno, a loro volta, i conti con il pregiudizio per via di Boo Radley, un uomo che se ne sta sempre rinchiuso in casa sua...Grazie a Il buio oltre la siepe, Harper Lee, che a tutt'oggi non ha pubblicato altri libri, vinse il Premio Pulitzer nel 1961 e ritengo che se lo sia ampiamente meritato. Ambientato all'epoca della Depressione, il romanzo intreccia una storia di formazione a questioni più spinose, come il razzismo e le sue conseguenze, dimostrando che, anche in una tranquilla comunità come Maycomb, bene e male possono coesistere e che la paura del "diverso" porta singoli individui a compiere azioni terribili. Grazie al modo di raccontare di Scout, chiaro, ironico e veloce, la vicenda fa rivivere il mondo dell'infanzia, con tutti i suoi miti, i suoi dubbi e le sue emozioni e ci fa, forse, sognare un padre come Atticus che, al contrario della sorella Alexandra, tratta i figli come persone adulte, insegnando loro a non farsi vincere dall'ignoranza.