Lost in a book

Il collezionista d'ossa, di Jeffery Deaver


 Il collezionista d'ossa è uno spietato serial killer che rapisce le sue vittime e poi si accanisce brutalmente su di loro... riducendole all'osso. Un assassino terrificante che è convinto di essere la reincarnazione dell'uomo che, alla fine dell'Ottocento, sempre a New York, colpiva uomini, donne e bambini, seppellendoli spesso quando erano ancora vivi. E' un caso molto complesso, per questo Lon Sellitto chiede aiuto ad un ex collega, il criminalista forense Lincoln Rhyme che, in seguito ad un grave incidente, è paralizzato dal collo in giù. E' pieno di rabbia e l'unica cosa che vorrebbe è essere lasciato in pace; ma lui è l'unico in grado di decifrare i criptici indizi lasciati dal Collezionista...In Nero a Manhattan, la sua opera prima pubblicata verso la fine degli anni '80, Deaver si presentava al pubblico tramite una giovane protagonista, la ventenne Rune, simpatica, molto eccentrica, amante delle avventure e dei vecchi film, che non aveva nulla a che vedere con la polizia, ma si imbarcava in un'indagine decisamente più grande di lei. Il Collezionista di Ossa si dimostra, ovviamente, un thriller stilisticamente più maturo, caratterizzato da un ritmo più serrato, avvincente e con numerose svolte impreviste, fino alla sorpresa finale. E il protagonista non è un dilettante allo sbaraglio come Rune, bensì Lincoln Rhyme, un esperto delle scene del crimine, un uomo che non si lascerebbe sfuggire nemmeno i piccoli dettagli. E' tetraplegico, ma è troppo brillante e attaccato a ciò che faceva prima dell'incidente per rinunciare ad occuparsi di un caso come questo. Un personaggio curato nei minimi particolari, che rende la vicenda ancora più interessante e, in certi momenti, persino divertente.