Lost in a book

Amabili resti, di Alice Sebold


 Susie Salmon ha solo quattordici anni quando viene adescata, stuprata e uccisa da un uomo che vive a pochi passi da casa sua. Dopo la morte, la ragazza osserva le reazioni del suo assassino, della sua famiglia e dei suoi amici dal suo Cielo.E' vero, Alice Sebold non ha scritto un capolavoro. Ma ci sono libri che, pur non essendo destinati a diventare dei classici della letteratura, sono meravigliosi per diverse ragioni; Amabili resti lo è.Nonostante l'effetto alquanto straniante dovuto al fatto che la storia è narrata dalla giovane vittima direttamente dall'aldilà, il romanzo sa essere teso, veloce e coinvolgente come un giallo. Commuove senza indulgere in sentimentalismi. La Sebold ha saputo descrivere molto bene il dolore dei genitori e degli amici (forse perché lei stessa ha vissuto un'esperienza molto traumatica), un dolore rigido, costante ed intenso, il senso di vuoto, di perdita che non può essere riempito in alcun modo. Ha saputo emozionare e anche strappare qualche sorriso, attraverso uno stile che è essenziale e senza fronzoli, a volte crudo, ma anche accattivante e delicato. E ha saputo creare un legame fra il lettore e i personaggi; è stato impossibile non provare affetto per Jack, il padre amorevole e tenace, per la coraggiosa sorella minore Lindsey o per la bizzarra Ruth. Nel 2009 ne è stato tratto l'omonimo film diretto da Peter Jackson, con Saoirse Ronan nel ruolo di Susan Salmon.