Lost in a book

Joyland, di Stephen King


"Non abbiamo un programma politico. Noi vendiamo divertimento."Estate 1973: Joyland, luna park di medie dimensioni a Heaven's Bay, nella Carolina del Nord, vende divertimento, come afferma il proprietario ultranovantenne, il signor Easterbrook. E quando Devin Jones, studente universitario squattrinato, decide di passarvi l'intera estate per guadagnare qualche soldo in più, pensa di fare proprio questo: invece, si ritroverà alle prese con un bizzarro gruppo di personaggi, con un mistero e con un omicidio...Leggendo Joyland, vi renderete conto di non avere di fronte il miglior King, quello de Il Miglio Verde o di Stagioni Diverse per capirci; ma farete un bel viaggio nel passato, accompagnati da un King nostalgico, malinconico e sufficientemente poetico; respirerete l'atmosfera di un parco divertimenti all'inizio degli anni '70 (e King è sempre un mago quando si tratta di portare il Fedele Lettore indietro nel tempo), imparerete il divertente linguaggio di Joyland e avrete a che fare con alcuni, interessanti personaggi, che a loro modo si faranno voler bene e ricordare. Sarete alle prese con un thriller che presenta un tocco di paranormale ma che, a conti fatti, non è soltanto un thriller. Come spesso accade nei romanzi di King, sotto c'è molto altro; Joyland è anche un bel romanzo di formazione, un romanzo sulla vita, sulla morte e sulla vecchiaia (se il destino ti concede la possibilità di arrivarci), un romanzo sul peso dei ricordi e sul diventare grandi. Leggero, non impegnativo, ma pur sempre un romanzo che sa toccare le corde giuste.Fate un giro a Joyland.