Lost in a book

Cecità, di José Saramago


 "Eravamo già ciechi nel momento in cui lo siamo diventati, la paura ci ha accecato, la paura ci manterrà ciechi".Cecità non è un romanzo facile, per una serie di ragioni; stilisticamente è spesso poco fluido, a volte confuso. I personaggi non hanno nomi (anche perché non ce n'è bisogno), il tempo e il luogo in cui si svolge la vicenda sono imprecisati e all'interno di questo racconto fantastico ci sono cose che sono come pugni nello stomaco.Ma è innegabile che Saramago narri tutto con grande maestria ed essenzialità, creando una grande metafora di un'umanità che, resa cieca da un'inspiegabile epidemia e quindi incapace di distinguere il mondo che la circonda, precipita in un gorgo di panico e violenza gratuita. Ne deriva una storia avvincente, molto realistica e dura, un romanzo che parla di una guerra di tutti contro tutti, dell'egoismo, dell'odio, del buio della ragione e di quanto poco l'uomo ci metta per regredire ad uno stadio primitivo.