Lost in a book

Mr. Mercedes, di Stephen King


 Chi è davvero Mr. Mercedes, l'uomo che, in una normale mattinata autunnale, sbuca dalla nebbia a bordo di una Mercedes e travolge la folla in attesa davanti alla Fiera del Lavoro? Questa è una domanda a cui il William "Billy" Hodges, detective ormai in pensione, dovrà rispondere, soprattutto dopo aver ricevuto la beffarda lettera dell'assassino, che sembra conoscere tutte le sue debolezze.E' il primo libro di una trilogia e, di primo acchito, direi che la trama non è originalissima: Eppure, ancora una volta, King riesce a sorprendermi. Riesce a sorprendermi creando personaggi che sembrano assolutamente reali (Hodges potrebbe benissimo essere il mio vicino di casa, così come Mr. Mercedes stesso, in quanto di criminali come lui ce ne sono a bizzeffe e si confondono benissimo in mezzo alla gente comune), pronti ad uscire dalle pagine. Nonostante la totale assenza dell'elemento soprannaturale, che ha fatto storcere il naso a molti, "vecchi" seguaci dell'autore, la storia fila via liscia come l'olio e ti lascia dentro un senso di inquietudine e di aspettativa difficile da spiegare. Si arriva all'ultima pagina quasi senza fiato. Ci sono momenti incredibilmente toccanti, dettagli che paiono paurosamente vividi e rimangono impressi anche se si tratta di piccole cose (vedi lo smiley giallo, piuttosto che il campanello del furgoncino dei gelati). Insomma, un thriller con tutte le carte in regola, non privo di difetti ma appassionante, una vera caccia all'uomo che non ti permette di fermarti finché non sei arrivato alla fine... Sempre che si possa parlare di fine, perché la porta rimane comunque aperta.