Marcello

Tensioni...


Come ormai i lettori più attenti sapranno, ho vinto un concorso come funzionario tecnico in un ente pubblico, e sono stato assegnato alla Lombardia. La scorsa settimana sono riuscito a sapere, in via ufficiosa, quali potrebbero essere le sedi di assegnazione possibili per me ed i miei futuri colleghi (in Lomardia andremo in 4).Questa cosa, ovviamente, vista la possibilità, o la necessità, di dover esprimere una preferenza l'ho immediatamente condivisa con Stefania, per cercare di individuare la sede più idonea (o almeno metterle in ordine di preferenza...) e che potesse accontentare entrambi.Le sedi possibili sono Brescia, Mantova, Milano e Pavia (in ordine rigorosamente alfabetico), quattro città ognuna con i suoi pregi (pochi) e difetti (molti).Abbiamo cercato un po' di notizie in giro, abbiamo sentito persone che ci vivono, che ci avevano vissuto, che le conoscevano, abbiamo scandagliato il web per cercare notizie...Tutto questo però, non solo non ci ha permesso di arrivare ad un accordo, ma, anzi, sembra ci abbia portato verso una situazione carica di tensione e nervosismo.E l'epilogo è stato la discussione di ieri sera, fatta al telefono, mentre guidavo per tornare a Firenze, chiusasi con l'ennesimo nulla di fatto su questo punto di vista.Premesso che la mia preoccupazione principale è quella di trovare un ambiente che sia vivibile, a misura d'uomo, dove non sia necessario fare i salti mortali per arrivare a fine mese, e che ci offra la possibilità di realizzare qualcuno dei nostri piccoli sogni (quale quello della casa, anche con una stanza-laboratorio per Stefania).A questo andrebbero aggiunte alcune caratteristiche, quali la presenza di collegamenti fruibili, anche con Napoli (treno, aereo...) e l'università vicina (Stefania è iscritta a Storia dell'Arte).Per le mie preoccupazioni, io avrei escluso Milano, e optato per Mantova o Pavia (ma anche Brescia...), Stefania, invece, sarebbe propensa più per Milano, in quanto la vede come una città in cui avrebbe maggiore possibilità di muoversi (lei non guida, pur avendo la patente), dove si sentirebbe meno "sola" (abbiamo un paio di amici lì, e sarebbe più di "passaggio" per chi volesse venirci a trovare nel futuro...), e dove non ritiene sia diversa dalle altre tre città la questione del costo della vita (case e affitti in primis...).Questa diversità di opinioni al momento non si è sanata, e non sembra sanabile a breve, anche perché i tentativi di discutere al telefono non hanno mai portato buoni risultati. Spero che avremo presto l'opportunità di fermarci e parlarne guardandoci negli occhi e col cuore in mano, come abbiamo fatto altre volte e trovare così la soluzione migliore per noi.Nel frattempo, qualcuno ha qualcosa da dirci per aiutarci a decidere meglio? Ogni suggerimento o notizia sono graditi.Marcello