10/5/2008 (12:30) -
VERIFICA DEI CONTI
Tremonti:
"Non c'è nessun tesoretto"
Il ministro
dell’Economia:«I conti
pubblici non sono buoni. Sacrifici
per banche e petrolieri». Su Alitalia:
«Impegno per una soluzione italiana»
ROMA
Non c’è nessun tesoretto. Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, lo dice
chiaramente all’indomani della sua investitura al governo, ma tranquillizza
anche gli italiani: i sacrifici non li faranno «i poveri» ma «le banche e i
petrolieri».
Le priorità del governo
Tremonti indica le priorità dell’agenda economica che saranno sul tavolo del
prossimo Consiglio dei ministri in programma a Napoli nella settimana tra il
19 e il 25 maggio: azzeramento dell’Ici, decreto sulla sicurezza,
detassazione degli straordinari e infine anche un intervento sul caro-mutui.
Nella lista dei temi caldi da affrontare subito c’è anche Alitalia:
«Cerchiamo una soluzione italiana e fondamentalmente privata», ha spiegato il
ministro. Tremonti, nel corso della registrazione di "In Mezz’ora"
di Lucia Annunziata, ha dunque confermato che l’abolizione dell’Ici sarà uno
dei primi provvedimenti del nuovo Governo.
«L'economia va male»
Si parla di un decreto, anche se il ministro spiega di chiamarlo così «perchè
si deve agire di colpo e di fretta». Altra priorità in arrivo a Napoli sarà
la detassazione sugli straordinari, su cui si aprirà a breve un confronto con
i sindacati: «Dovremo discutere, penso che dalle due parti ci sia una logica
di dialogo costruttiva». Non mancherà poi il decreto sulla sicurezza e, in
futuro, un passo sul fronte caro-mutui. Non c’è nessun tesoretto, però, a cui
ricorrere per far fronte ai primi interventi: «Guardando i numeri, Tesoretto
zero», ha spiegato il ministro senza mezzi termini. «L’andamento delle
entrate - ha detto - non è buono». E ha precisato: «L’economia va male, e non
perchè da gennaio è ripartita l’evasione».
Bersani: «Il tesoretto? Lo vedremo presto»
Non è però d’accordo l’ex ministro Bersani: «La questione è molto semplice.
Se i soldi ci sono, molto presto faranno quello che hanno annunciato e cioè
la detassazione degli straordinaria e l’ abolizione della metà dell’Ici
(visto che l’altra metà l’ abbiamo gia abolita noi). Viceversa - commenta
l’ex ministro dello Sviluppo Economico ed attuale ministro "ombra"
dell’ Economia - se i soldi non ci sono, Tremonti dovrà ridurre di 4 mld la
spesa corrente. Quindi - conclude - vedremo molto presto se il tesoretto c’è
o non c’e». L’ex segretario di Rifondazione Franco Giordano accusa: «Non
c’erano dubbi che la destra appena insediata al governo avrebbe rapidamente
dismesso ogni ipotesi di redistribuzione».
«I sacrifici non li faranno i
poveri ma le banche e i petrolieri»
Riguardo a una verifica dei conti del Governo Prodi, che «purtroppo non sono
buoni», Tremonti ha precisato che sarà chiesta «agli istituti nazionali e
internazionali una valutazione aggiornata. Nei documenti europei c’è la
parola rischio su tante voci, noi chiederemo di valutare i numeri di chiusura
del 2007 e anche quelli in corso nel 2008». A "farsi carico" di una
economia in difficoltà, però, assicura Tremonti, non saranno «i poveri».
Piuttosto «qualche sacrificio lo devono fare le banche e i petrolieri.
Un sacrificio è previsto per le banche, ossia pagare qualche cosa in più di
tasse se non si fanno pagare di meno i mutui, e un sacrificio lo farà chi
incassa la rendita petrolifera». Su Alitalia la linea indicata da Tremonti è
quella ribadita in campagna elettorale: «L’impegno è per una cordata
italiana, molti imprenditori si sono impegnati su questo. Il rischio per la nostra
economia e il nostro turismo che Alitalia andasse a un concorrente straniero
è stato evitato».
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