FONDALI

Capolavori


Guardare un bel film, di quelli “classici”, a 5 stelle, quei film indicati nei corsi di laurea in cinema per intendersi, è per me una sorta di faticoso piacere. Hanno tutti quell’aura di complicazione, qualcosa nella fotografia, nel ritmo, che esce dalla norma e per questo inquieta, prima di spiazzare. Hanno tutti, indistintamente, una patina di noia che li avvolge. Eppure, una volta affrontata la salita, si è felici di averla fatta, appagati. Ecco, se c’è un modo per riconoscere un capolavoro è proprio trovarmi in queste condizioni. Un paio di esempi classici: 2001 Odissea nello spazio, affrontare la prima mezz’ora e cercare di capire l’ultima sono esercizi che non tutti sono disposti a fare. A qualcuno piace caldo, una commedia di quelle che si direbbero superlative, eppure si nota una vena di amarezza, di impercettibile intellettualismo. Quarto Potere, massima, sublime estasi, che però è meglio provare solo un paio di volte nella vita!...