FONDALI

Così è... se vi pare


Mi sono appassionato a una storia pirandelliana che ha come protagonisti tre famosi giornalisti.Tutto inizia con questo video trasmesso da Report su Raitre per due volte: la prima nel 2001 e la seconda nel 2003. Si tratta di un'indagine sulle multinazionali farmaceutiche, partendo da un informatore del farmaco con qualcosa da denunciare si finisce alle soglie di un colosso inglese, costretto dagli azionisti a scelte etiche.Autore del servizio è Paolo Barnard, giornalista indipendente costretto da una denuncia e da "un'incompatibilità ingestibile"(cit. Gabanelli) a togliersi fuori dalla trasmissione in cui per 10 anni era stato un autore di punta.A parte il fatto che pare alquanto strano come dopo un servizio del genere non vi siano state ripercussioni più feroci contro la trasmissione, Barnard risulta una specie di capro espiatorio, almeno visto con l'occhio dello spettatore... E' da questa scomoda posizione che il giornalista lancia un appello sul web denunciando la presa di distanza di Milena Gabanelli e della Rai dal suo caso. Lei risponde dichiarandosi disposta a pagare di tasca propria l'eventuale perdita in giudizio del collega. Lui controbatte puntualizzando alcune frasi della Gabanelli, e soprattutto dichiarandosi sorpreso dell'eventuale rimborso che lei garantiva fosse già stato concordato tramite avvocato.Io il servizio l'ho rivisto (lo ricordavo in parte) e sinceramente non ho trovato che vi siano appigli per una denuncia da parte di chiunque, a parte forse una sorta di violazione della privacy quando a telecamera nascosta(?) si sono beccati un paio di medici sulla spiaggia ad abbronzarsi piuttosto che a seguire il congresso per cui erano stati invitati... Tanta foga contro Barnard non la trovo giustificata, visto che la Rai gli ha recapitato a sua volta una sorta di causa per danni, che allo stato delle cose poteva magari essergli risparmiata...Per approfondire.La storia di Barnard però non l'ho scoperta in maniera così lineare - nonostante iscritto al forum di Report - ma attraverso un articolo piuttosto originale in cui cerca di dimostrare con citazione di numerosi testi come l'annunciata fine di Berlusconi e la campagna mediatica internazionale volta a screditarlo siano opera delle potenti lobbies finanziarie americane. Chiude l'articolo con una sparata contro l'Italia antagonista, una sorta di contropotere secondo lui altrettanto nocivo per gli italiani quanto il berlusconismo.La sua amarezza verso la Gabanelli e quell'antagonismo - di cui fu partecipe per 10 anni - si può comprendere, meno la sua presa di posizione contro Grillo e contro Travaglio, che affronta pubblicamente in un video su YouTube accusandolo di filo-islamismo. Travaglio risponde a distanza sbagliando a mio avviso anche lui nel definire le opinioni di Barnard dei semplici "deliri".Una malagurata serie di equivoci fra persone che la pensano più o meno allo stesso modo? O c'è dietro qualcosa di peggio? Una storia con venature pirandelliane (Così è se vi pare) che legata alle altre di diversa caratura, forma un affresco che potrebbe comporre una fantastica tragedia shakespeariana.