Conte di Montecristo

lettera aperta allo pseudoartista M.Conte


​la comprensione non è di questo mondo e nemmeno sono qui a elemosinarla; d'altronde ho vissuto con mio padre per 47 anni e all'improvviso spunta il saggio che, dall'alto della sua purezza artistica, si erge a moralizzatore della vita altrui...neanche il karma m'appartiene ...nulla m'appartiene...le vite cambiano in una frazione di secondo e i sentimenti si trasformano..anche in rabbia...(i puntini di sospensione sottintendono e non sospendono)...la vita resta un bel filo disteso tra le nostre dita e quelle di Dio...basta un attimo di distrazione e quel filo salta via come un elastico in faccia all'uno o in faccia all'altro...l'essere colpiti più volte non fa di te un eroe o un martire ma una persona almeno da rispettare...non ho sette vite come i gatti e nemmeno faccio le fusa a chi non tende la mano per accarezzarmi sulla testa...sono un figlio orfano...anzi già lo ero da tempo....mentre voi tutti eravate impegnati a cantare nei profondi abissi della poesia...poesia è fare...poiesis sì proprio quella! ma io in realtà non facevo...non facevo un cazzo e mi addormentavo alla ricerca delle mie radici...sospese nel subconscio..bruciate dalla lucida follia dell'egocentrico spermatozoo che 47 anni fa mi ha dato la vita non vita...gran cosa l'amicizia ma non ereditabile e comunque ho dato inizio a un'accettazione d'eredità con beneficio d'inventario...a grattare la pancia alle nuvole si finisce sempre per farsi pisciare addosso;che smacco per il sognatore in cerca di cirri dal muso d'animale! Stop al romanticismo!saluti