Conte di Montecristo

Presentazione della conferenza "Il Mito del Vampiro"


La mia passione per il vampirismo e le sue sfumature artistico-letterarie affonda le sue radici nell’atavica paura del Buio e di tutto ciò che esso può celare ad occhi umani…Ho imparato a percepire il Buio stesso non più come un’entità astratta in grado di partorire mostruosità e di fagocitare ogni mio sguardo nel ventre cieco della Vertigine ma, piuttosto, come una sorta di sacco amniotico ove giacere e farsi scudo dai pericoli che la Quotidianità mi pone davanti…Col tempo ho imparato ad amarlo e a tenermelo stretto come il migliore degli amici,un alleato che non tradisce mai, che è capace di nascondere ogni bruttura eche, soprattutto, si fa carico del Silenzio di un’Anima Solitaria…il Vampiro…IlSentiero che vi chiedo di percorrere con me non è per aspiranti voyeuristi dell’orrido né tanto meno è una fuga da una realtà che, giorno dopo giorno, ci tiene ai margini con i suoi preconcetti e le sue frenesie; piuttosto è il tentativo indiscreto di comprendere come un’entità tangibile qual’è l’emarginato abbia assunto dei connotati così violentemente grotteschi e riprovevoli all’occhio della morale comune…eppure l’Arte e la Letteratura, negli spazi reconditi di qualche foglio violentato dal Tempo, ha trasformato il Vampiro in un inedito Cyrano…. poesia e romanticismo a intrecciarsi in un amplesso fatto di castelli tenebrosi e giovani spose rapite nottetempo; ma il Vampiro è un Eroe dalle vagolanti ombre crepuscolari perché affronta l’Eterno con la coscienza di chi ha visto oltre la Porta e si è fatto inebriare dai fumi oppiacei di Arcane Conoscenze. Ombra fugace sui libri di storia ha lasciato l’impronta luciferina in documenti storici di cui daremo necessariamente lettura per comprenderne alfine le sembianze ma non l’essenza cui resta un mistero per i più mentre per “i meno”si raccomanda di non farne menzione o, perlomeno, di celarlo sotto mentite spoglie “perché le perle non si danno ai porci”… La medicina dell’uomo oscurantista ci darà l’espressione qualitativa di un Essere che può essere“messo a dormire” con un paletto conficcato nel cuore o con il netto taglio della testa mentre i racconti della superstizione clericale ci daranno la misura di ciò che l’uomo postrinascimentale (e non solo) temeva di più: il ritorno dei morti sulla terra! (George Romero sverrebbe di gioia!);snoccioleremo nomi e fatti in nome di un estremo e, ahimè, inane tentativo di separare il vero dal falso, i fatti dalle corbellerie. Ci sarà anche un po’ di Accademiaè vero ma sarà solo per una sorta di miserevole narcisistica autocelebrazione.  Se non avete compreso appieno il senso di questi miei pensieri non è perché siete troppo lontani dal mio personale modo di vedere le cose ma è solo perché siete troppo vicino al mio volto …così tanto vicini da non vedermi nella mia assurdamente umana interezza…prendetemi per quello che sono… perché io sono il Reietto nel Pulviscolo…la Consistenza della Nebbia…la Forma della Luce divenuta Tenebra…