Conte di Montecristo

Un Rituale Vampirico


Non esiste, nel panorama della cultura occulta, una letteratura specifica sulla cosiddetta magia vampirica che, allo stato attuale, costituisce l’essenza stessa della congrega del “Tempio del Vampiro” fondata da Lucas Martel, dopo un’efficace azione scismatica all’interno della Church of Satan di A. S. Lavey. Tuttavia, con l’aiuto di qualche speciale infiltrato, gli studiosi sono riusciti a ricostruire il Rituale di Chiamata dei Non Morti, grazie al quale, l’adepto può entrare in contatto con quelle energie, definite “gli Antichi” o “Dei Vampiri”, che sono, a tutti gli effetti, i depositari di una Dottrina che fa del sangue un indispensabile quanto efficace strumento per prolungare l’esistenza corporea e spirituale; ma questi Dei Non Morti concedono anche la facoltà di trasformarsi in esseri superiori capaci di rendere l’uomo qualunque alla stregua di una qualsiasi preda con cui sostentare la propria esistenza. Il Rituale di Chiamata dei Non Morti si articola, essenzialmente, in sette fasi: PRIMA FASE L’iniziato, in solitudine o in compagnia di altri, si deve trovare un luogo isolato, al chiuso o all’aperto; qui, sarà sua premura allestire un altare coperto da un drappo scuro e sul quale saranno posti un calice contenente vino (simbolo del sangue) nonché uno specchio circondato da candele nere. SECONDA FASE L’iniziato, ritto in piedi, di fronte allo specchio, dovrà pronunciare ad alta voce la formula:”Ascoltami! Sono un Vampiro, predatore di uomini! Sono venuto qui, in questo sacro luogo, per invocare gli Dei Non Morti. Ho succhiato energia vitale agli esseri umani. Ne sono colmo! Offro questa energia agli Dei Non Morti. Sono qui per essere svuotato, affinché vi nutriate di me! Sono qui per sorgere dalla morte alla vita! Sono qui per rinsaldare il mio patto con gli Dei di questo mondo! Io sono un Vampiro!"TERZA FASE La terza parte del Cerimoniale prevede la cosiddetta Chiamata dei Quattro Venti, grazie alla quale l’iniziato invoca gli Dei Non Morti o Dei Vampiri rivolgendosi ai quattro punti cardinali con la sequenza Nord, Sud, Est e Ovest.QUARTA FASE L’iniziato offre, in sacrificio agli Dei Vampiri, la sua forza vitale QUINTA FASE Il momento più significativo dell’intero Rituale nel quale gli Dei Vampiri devono dare un cenno di risposta all’officiante; se il sacrificio è stato gradito si verificherà una serie di ben tredici inequivocabili segni (da ricordare che il numero 13 è, per eccellenza, considerato un numero diabolico la cui origine sembra legata al fatto che il tredicesimo apostolo fosse Giuda, colui che tradì il Cristo; da quel momento, questo numero si trascina una nomea tanto oscura quanto sfortunata) : 1) L’arrivo dei Quattro Venti sarà sottolineato da un’improvvisa quanto inspiegabile gelida brezza 2) L’iniziato avvertirà un formicolio sulla punta delle dita e sul viso 3) Sensazione di forte pressione all’altezza del plesso solare 4) Repentina esplosione di emozioni miste 5) Sensibilità acuita nella zona delle mani e del volto 6) Fastidioso ronzio alle orecchie 7) La zona in cui avviene il Rituale si riempie di una sostanza caliginosa 8) Sensazione di toccamento 9) Il nome dell’officiante sarà pronunciato ad alta voce 10) Effetti poltergeist quali spostamento di oggetti, levitazione dell’iniziato, etc. 11) Gli Dei Non Morti si materializzano sulla superficie dello Specchio 12) Sensazione di caduta o volo subito dopo la fine del Rituale 13) Proiezione astrale, successiva al cerimoniale, alla presenza dei Non Morti SESTA FASE In questa fase, l’officiante beve il vino contenuto nel calice recitando ad alta voce le seguenti parole: “Questo è il sangue delle mie vittime passate, presenti e future. Bevo la forza vitale di coloro che esistono solo per servire la mia volontà. Bevo in ricordo di quello che sono, un Vampiro, predatore di uomini"SETTIMA FASE L’adepto si congeda dal luogo del Rituale con la frase “Così è stato fatto”. Successivamente al Cerimoniale, l’iniziato sarà in grado di succhiare energia vitale alla vittima prescelta attraverso alcuni metodi vampirici non ancora rivelati; pur tuttavia, il Vampiro sembra che assorba forza vitale tramite contatto diretto, astrale o, anche, attraverso il respiro della vittima stessa.