Conte di Montecristo

La mia ultima lettura


Questa è la copia del libro da me acquistato in data 7 ottobre; Marcello Bacci non l'ho mai conosciuto di persona e per me è una lacuna da colmare al più presto. Bacci, è per i più, un uomo qualunque; meraviglia delle meraviglie...lo è anche per me un uomo qualunque! E, proprio per questo motivo, ancor più degno d'essere ascoltato e sostenuto nella sua estenuante ed entusiastica ricerca nel campo dell'Inconoscibile. Bacci, così come lui stesso suole chiamarsi nel corso dei suoi quotidiani esperimenti psicofonici, è uomo che ripone una fede incommensurabile nella scienza (non quella ottusa dei neoilluministi CICAPiani) e ha sempre proceduto con l'occhio attento del critico esaminatore di fronte al palesarsi di fenomeni che sfuggivano al controllo della Ragione; l'inizio del suo percorso tecno-spirituale è segnato da un incontro datato anni '40, un rendez-vous destinato a lasciargli un profondo solco attraversato, ora, dalle acque ristoratrici di una spiritualità genuina e scevra dalle bestialità di una scienza antropocentrica. Ha iniziato così come tutti noi sperimentatori abbiamo cominciato: un semplice registratore (allora, si utilizzavano quelli a bobina) e una buona dose di coraggio nell'affrontare il rischio dell'incomprensione e della derisione; un percorso difficile che, nel mio caso, mi ha costretto a dover affrontare un periodo di annichilente "rumore bianco"...Una sorta di depressione dovuta ad un eccessivo sacrificare la propria adolescenza in nome di una ricerca che voleva, ancora nel mio caso, porre delle valide fondamenta al mio disperato tentativo di costruirmi "spiritualmente"...Mai affidarsi all'entusiamo e alla pratica, senza sostenere, prima d'ogni cosa, un percorso di dolorosa e faticosa teoria! Bacci, così come me, ottenne risultati incoraggianti che, a poco a poco, sconfinarono nel territorio del "mirabolante"; voci (come quelle di Jurgenson) da un altro "dove" e, forse, anche da un altro "quando", voci che facevano chiaro riferimento a cose e persone della sua e della vita di chi, con lui, soleva trastullare il suo spirito in tal guisa d'esperimenti. Anche per me, devo essere sincero, l'inizio del percorso fu segnato da un esperimento, condotto nella cantina della mia vecchia e amata casa, che non poteva essere soggetto a confutazioni di alcun tipo se non quelle che si potesse trattare di un evento dalle spiccate caratteristiche psicocinetiche...Quel nastro, il primo della mia lunga serie, mi permise di ascoltare una voce maschile che pronunciava chiaramente e indiscutibilmente due nomi: quello di mio padre e quello di mia nonna paterna (quali fossero non ha importanza..); un nome dietro l'altro a distanza di una frazione di secondo...Ovvio che, per lo svolgimento di siffatti "experimenta" scegliessi luoghi appartati e, possibilmente, silenziosi, escludendo, a priori, l'intervento di un elemento fisicamente presente in quel momento; inoltre, la mia attenzione era concentrata sul fatto che nulla ma proprio nulla potesse attentare alla buona riuscita dell'esperimento stesso. Ebbi modo di sottoporre il tangibile risultato all'attenzione di ascoltatori, per così dire, refrattari a un certo tipo d'appropinquamento spiritico, e la conseguenza fu, per lo meno, di un vano tentativo di trovare una spiegazione plausibile (il che mi lasciò fiducioso sul fatto della genuinità dell'evento). Tornando, però, al nosto Bacci, ancora oggi sperimentatore numero uno (almeno a livello nazionale), egli decise di procedere a salire il gradino della tecnologia sfruttando certe ricerche in campo psicofonico, promosse dal compianto e geniale Raudive, e introducendo la rischiosissima novità della radio trasformandola in un vero e proprio catalizzatore spiritico...Il rischio, pare evidente, stava tutto nella possibilità, neanche troppo remota, di scambiare le voci della radio con le voci cosiddette "paranormali"; inoltre, come ben sapranno gli esperti elettronici, è possibile che alcune radio, soprattutto quelle di vecchio tipo, siano in grado di recepire comunicazioni provenienti da navi o anche dagli apparecchi di semplici radiomatori ( a me è successo con il semplice utilizzo di un normalissimo registratore)...Radio a valvole e registratore con microfono collegato alla stessa per registrare tutto ciò che di più straordinario non si pensava potesse accadere! La prova del nove non erano le voci in sè ma, bensì, il fatto che le stesse rispondessero a tono facendo chiaro riferimento a fatti e a persone in quel momento presenti...Mistificazione? Suggestione? Realtà? Io quella porta l'ho aperta, ma la mia opinione non DEVE influenzare la vostra che siete esseri raziocinanti (spero..) e capaci di formarvene una vostra senza falsi pregiudizi; ho sempre cercato di procedere con raziocinio sul tortuoso sentiero della sperimentazione psicofonica senza, peraltro, farmi mancare quella mistica spinta che, per anni, è stato il mio contraddittorio carburante...Leggetelo questo libro ( se riuscite a trovarlo), ascoltate la cassetta allegata, non ve ne pentirete; per me, che sperimento da quasi 25 anni (con risultati alterni ma pur sempre incoraggianti), rimane un testo divulgativo sì, ma traboccante di Volontà, quella maledettamente benedetta Volontà che, negli ultimi mesi, ho stentato a ritrovare e che ho riacciuffato grazie alla lettura di questo libro...In questo caso il perseverare non è assolutamente diabolico, anzi...