Conte di Montecristo

Davanzati non credeva...nei Vampiri

L’età dei Lumi portò con sé un vento fatto di logica e razionalità in grado di mettere in serio pericolo un intero bagaglio di leggende e misteri, nonostante tutto, capaci di resistere, per secoli e secoli, ai feroci attacchi della Ragione.

A dir la verità, l’Illuminismo ha, semplicemente, dato uno spintone alle storie di mostri e vampiri spostandole solo di qualche metro e permettendo loro di rientrare nel nostro tessuto culturale, appena l’energia di una logica troppo fredda per resistere alle alte temperature di uno spirito umano alla continua ricerca di risposte, si è pian piano indebolita.

Giuseppe Davanzati, arcivescovo di Trani nonché accondiscendente amico dell’allora Papa Benedetto XIV, fu una delle punte di diamante del Movimento illuminista; tutto il suo pensiero,  al riguardo di una pericolosa recrudescenza di epidemie vampiriche, esplose in Germania nella prima metà del Settecento, è condensata in quella che si può considerare, per eccellenza, la quintessenza dei Trattati razionalisti sul fantastico e la superstizione : la “Dissertazione sopra i Vampiri”.

Ovviamente, celato dietro questo trattato, c’era la precisa volontà, da parte del potere ecclesiastico, di riprendere le redini di una situazione che stava, man mano, degenerando, inghiottita da una Società sopraffatta dalla superstizione e dall’esasperata credenza nelle cosiddette pratiche magiche; l’attacco del razionalista Davanzati fu portato avanti con lucida determinazione sottolineato dal severo monito che ogni storia, riguardante presunti casi di vampirismo, è attribuibile alla creduloneria e all’ignoranza del popolo e non al Diavolo poiché “…come può esser mai diabolica l’apparizione de’ Vampiri, se questi si curano con rimedi puramente naturali, quali son quelli, che per sentenza de’ magistrati si condanna il corpo del vampiro ad essere pubblicamente per mano del boia trafitto con una lancia, trapassargli il cuore, e troncargli il capo del busto e dopo ciò non si fa egli più vedere, né più comparisce secondo che comunemente per atti giuridici viene attestato? Onde se i detti Vampiri si curano e si sterminano con tali rimedi, che sono puramente naturali, chiara cosa è, che questi non sieno effetti preternaturali e diabolici per la ragione fondamentale, che la materia non può agire nello spirito, che è sostanza indivisibile e immateriale, né i rimedi di qualunque condizione si siano “ultra propriam spheram, et activitatem propriam” possono operare……Se l’apparizione de’ Vampiri fosse veramente opera diabolica si riderebbe il demonio di questi atti giuridichi di Magistrati secolari : con tutto il capo troncato al Vampiro, ed il cuore da una lancia trafitto, chi gli vieterebbe di ritornare di bel novo a ricomparire e ad esercitare tutte le operazioni e i giochetti di prima? Seguiterebbe sempre a ricomparire nonostante mille troncamenti di capo e trapassamenti di petto……”  E da qui l’avvertimento che “……Quindi è che la Santa Madre Chiesa,quando si tratta di agire contra i spiriti maligni o simili adopera gli esorcismi, le orazioni, le preghiere ed i digiuni, che sono rimedi puramente spirituali, altrimenti non si verrebbe giammai a capo da un ossesso di scacciar via lo spirito maligno……” 

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Quanto ancora dovrò scrivere prima di leggere "Desidero..." nella scura voragine dei tuoi occhi? Nel frattempo, pur non  essendo candela, mi consumo nel Buio dell'Assenza....

Destini incrociati

Senza limiti

Se mai ti dovessi incontrare non ti parlerei ma farei a pezzi ogni centimetro della tua coscienza impiccando al ramo più alto il tuo senso del dovere...la passione non prevede sensi di responsabilità o, peggio, di colpa...

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Sento che il rumore bianco si sta avvicinando...il dolore è assordante....ma il rumore bianco lo sento bene e mi riempirà la testa di ultimi appelli e maledizioni...la fine mi assale in tutta la sua bellezza mortale...graffia e scuote la testa spezzando il collo al sonno....per confonderla mi fingo morto senza sapere che lo sono già...l'amore si è trasformato, ormai, in una scheggia conficcata nella giugulare....mi dissanguo di torbida malinconia....non urlo nemmeno tanto nessuno mi sentirà....amen

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Senso obbligato

E il mio destino

è l’esser come te

che, su mani di vecchio,

adagiasti il tuo tempo,

sacco amniotico

svuotato di vita.

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Le rughe di un vecchio non sono state create per far da letto a un fiume di lacrime

Colazione di un poeta debosciato

Pane raffermo esistenzialista bagnato nel latte rancido della Perdizione