STURM UND DRANG

Post N° 2


I giganti vuoti e il saggioLungo la via che lo portava verso la Torre d'Avorio, seduto insieme alla maga Xayde sulla sua lettiga, Bastiano prese la parola e le chiese: "- Quando ho combattuto contro i tuoi giganti corazzati ho visto che sono armature vuote. Come mai si muovono? -. - Grazie alla mia volontà -, spiegò Xayde sorridendo. - Appunto perché sono vuoti ubbidiscono alla mia volontà. Essa può guidare tutto ciò che è vuoto. -" (Michael Ende, La storia infinita, TEA DUE, pag. 330)Così siamo noi tutte le volte che non ci informiamo, quando senza sapere lasciamo che sia qualcun altro ad agire per noi. Armature vuote in balia di chi, più in alto di noi, ci fa muovere secondo i suoi schemi, come pedine su di una gigantesca scacchiera.La superficialità crea persone vuote, senza volto, bandiere senza insegna che sventolano nel vento impetuoso di tempesta, impaurite e tremanti per il freddo.Chi più sa, invece, non si lascia manipolare, non cade preda della paura  che  altri vogliono insinuare in lui per far finta di proteggerlo.  Il saggio, se così lo vogliamo chiamare, non è colui che sa tante cose, ma una persona che sa leggere nella maniera più corretta le diverse situazioni, che sa continuamente mettersi in gioco per cercare un futuro migliore, che scavalca il muro delle apparenze per guardare cosa sta oltre il singolo avvenimento.Il saggio non si stanca mai di imparare, perché anche il più umile individuo ha un tesoro di insegnamenti da donare, e questo suo continuo osservare, approfondire, lo innalza al di sopra di ogni situazione. Così rimane fino a che la sua umiltà prevale sull'orgoglio, fino a quando la sua curiosità supera ogni difficoltà nell'apprendere.Come diceva Aristotele, è saggio colui che sa di non sapere. Io mi permetto di aggiungere che lo è pure colui che non si ferma alla prima informazione che gli viene fornita ma cerca, approfondisce, non si lascia spaventare dalle varie maghe Xayde che, di volta in volta, cercano in realtà nient'altro che una nuova pedina per infoltire il loro già numeroso esercito di giganti vuoti.