STURM UND DRANG

 


Il tesoro delle nostre esperienze- No! Aiuto, vai via! No!!! Nooooooooooooooo!!! -.Il nostro eroe gridava impazzito nel cuore della notte e due degli uomini più valorosi della legione del Bianco Castello riuscivano a stento a trattenerlo affinché non si facesse del male, preso com'era in quel raptus di follia. La donna dai capelli neri e quella dai capelli biondi, cui erano state affidate le sue cure, guardavano il poveretto piene di paura e di compassione.Arrivò infine un terzo militare, per cercare di fermare il nostro eroe. Era il capitano della compagnia di cavalieri che l'aveva tratto in salvo dal Bosco Tenebroso un paio di notti prima. Vestito con l'alta uniforme bianca del corpo militare, i suoi bottoni d'oro brillavano biondi e scintillanti alla luce delle candele che illuminavano la stanza da letto in cui si trovavano.Dopo quasi un'ora e forse grazie all'arrivo di un quarto militare, anch'egli del gruppo di cavalieri che  trassero in salvo il malcapitato la notte in cui ebbe inizio la triste vicenda, riuscirono finalmente a placare la sua pazzia. Le sue avventure precedenti lo avevano reso davvero forte, ma ora questa follia lo portava a distruggere tutto, se stesso compreso.- Cosa c'era che ti turbava? -, gli chiese la donna dai capelli neri.- Il suo fantasma! -- Quale fantasma? C'eravamo solo noi, in questa stanza. -- Ghelariel, la principessa dei miei sogni. Avevo una missione da portare a termine, per riconquistare il suo cuore. Mio padre mi aveva dato il suo esercito migliore, ma io ho perso tutti quegli uomini così valorosi. Ho perso loro ed ho perso lei. Come potrò ripresentarmi di fronte a mio padre? Di fronte a lei, poi... -- Purtroppo non dipende tutto da noi. -, prese la parola il capitano di coloro che l'avevano tratto in salvo, - Pensa invece a tutto quello che hai imparato da questa brutta storia. Sei ancora vivo, e questo mi sembra già un grande successo. Pensa a tutti gli errori che non rifarai più grazie a questa esperienza. Il passato non c'è più, quindi può solo aiutarci a vivere il presente, non esserci di peso o di intralcio. Le nostre esperienze sono un tesoro inestimabile, se le inseriamo nella giusta dimensione. Dobbiamo ringraziare di averle vissute e mettere in pratica ciò che ci hanno insegnato per non ripetere più gli stessi errori. -