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AREA PERSONALE
mi avevavo insegnato che 1+1=2 e di conseguenza 2+1=3...
mi avevano insegnato che un passo dopo l'altro fanno un percorso...
mi avevano insegnato che si raccoglie per quel che si semina...
mi avevano insegnato a pensare ad un uomo per sempre, ad una casa per sempre, ad un lavoro per sempre...
mi avevano insegnato a sorridere quando sei felice...
ho imparato un mondo che non esiste
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I MIEI BLOG AMICI
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Post n°98 pubblicato il 25 Gennaio 2008 da virgola24
Cade la pioggia e tutto lava |
Post n°97 pubblicato il 14 Novembre 2007 da virgola24
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Post n°96 pubblicato il 25 Ottobre 2007 da virgola24
nel settecento era di moda (per chi poteva permetterselo) il grand tour: un viaggio attraverso l'europa per conoscerne la cultura e le abitudini. lo scrittore tedesco johann wolfgang goethe scelse l'italia per riscoprire i valori della classicità e ritrovare ispirazione artistica. partì sotto falso nome e si innamorò del nostro paese. qui sotto una testimonianza del primo viaggio: "Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni? ma ecco cosa scrisse lo stesso goethe dopo le sue successive visite in italia: "L’Italia è ancora come la lasciai, ancora polvere sulle strade, |
Post n°93 pubblicato il 24 Ottobre 2007 da virgola24
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Post n°92 pubblicato il 23 Ottobre 2007 da virgola24
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Post n°91 pubblicato il 16 Ottobre 2007 da virgola24
- un frac azzurro scuro e un panciotto giallo - sono gli abiti con cui werther ha voluto congedarsi dal mondo e soprattutto da lotte delizioso l'incipit affidato alle confidenze dell'autore al lettore: "ho riunito con diligenza tutto ciò che ho potuto trovare intorno alla vita del povero Werther, e qui lo espongo, certo che me ne sarete riconoscenti; infatti non vi sarà possibile negare la vostra ammirazione e il vostro amore al suo spirito e al suo cuore, le vostre lacrime al suo destino. una curiosità: "i dolori del giovane werther" di johann wolfgang goethe è considerato il primo best seller della storia della letteratura |
Post n°90 pubblicato il 12 Ottobre 2007 da virgola24
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Post n°89 pubblicato il 02 Ottobre 2007 da virgola24
"ci sarà un'esplosione enorme che nessuno udrà e la terra, ritornata alla forma di nebulosa, errerà nei cieli priva di parassiti e malattie" (italvo svevo) la frase che chiude "la coscienza di zeno" (pubblicato nel 1923) suona come impressionante premonizione del disastro atomico. con le sue parole italo svevo ripercorre in ultima analisi il disagio dell'uomo contemporaneo che si vede gradualmente sopraffatto dalla suo stesso desiderio di progresso |
Post n°88 pubblicato il 19 Settembre 2007 da virgola24
lancio questo sondaggio io intanto propongo la mia TOP TEN: 1) il ritratto di dorian gray - oscar wilde 2) autodafè - elias canetti 3) opinioni di un clown - heinrich boll 4) notre dame de paris - victor hugo 5) il libro dell'inquietudine - fernando pessoa 6) romeo e giulietta - william shakespeare 7) delitto e castigo - fedor dostoevskij 8) il processo - franz kafka 9) crimini dell'immaginazione - vincenzo ruggero 10) zorro - margaret mazzantini |
Post n°87 pubblicato il 12 Settembre 2007 da virgola24
uan, five e ambrogio erano i compagni dei pomeriggi televisivi di tanti bambini degli anni '80. i pupazzi, tutti di fattura artigianale, sono stati poi donati ad una scuola milanese di arte drammatica. ma la notte del 15 ottobre 2005 sono stati misteriosamente rubati. la loro sparizione è ancora un caso irrisolto |
Post n°86 pubblicato il 10 Settembre 2007 da virgola24
"tutte le cure m'arrecarono qualche sollievo temporaneo per cui ogni volta l'eventuale nuova diagnosi sembrava confermata. prima o poi risultava meno esatta, ma non del tutto erronea... tutte le diagnosi vivono esattissime nel mio corpo e si battono fra di loro per il primato" italo svevo è un nuovo esempio dell'ironia un po' amara che contraddistingue il personaggio di zeno cosini, protagonista de "la coscienza di zeno", qui alle prese con la sua malattia |
Post n°85 pubblicato il 05 Settembre 2007 da virgola24
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Post n°84 pubblicato il 04 Settembre 2007 da virgola24
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Post n°83 pubblicato il 31 Agosto 2007 da virgola24
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Post n°82 pubblicato il 27 Agosto 2007 da virgola24
"è troppo comodo vivere pensando di essere grandi di una grandezza latente" italo svevo nel suo approccio alla psicanalisi, attraverso le pagine de "la coscienza di zeno" italo svevo ci conduce nella mente di un personaggio, zeno cosini, attanagliato dall'ossessione di essere diverso da quello a cui mira. non ci sono limiti alle scusanti che egli invoca a difesa della propria condotta. e la sigaretta che accende, di volta in volta, sarà sempre illusoriamente l'ultima... fino all'approdo alla vecchiaia nella quale zeno, invece di combattere il vizio del fumo, si rassegnerà a eliminare il turbamento (addirittura peggiore) che il proposito di eliminare il vizio gli procura. |
Post n°81 pubblicato il 27 Agosto 2007 da virgola24
"nell'occhio del campanaro tremolava una lacrima, ma non cadde" victor hugo l'estate è praticamente finita e ho chiuso anche la lettura di notre dame de paris. lascio le belle pagine di hugo con questa citazione dedicata alla figura di quasimodo, il campanaro gobbo e sordo che ama a tal punto la zingara esmeralda da annullare completamente se stesso pur di conciliare il suo sonno, proteggere i suoi occhi dalla vista di cose sgradite (a cominciare dalla sua stessa figura) e soprattutto cercare disperatamente di salvarle la vita. emblematica la lacrima che giace nell'occhio del campanaro ma non ha la pretesa di cadere. quasimodo ne lascerà scendere una, l'unica, solo alla morte dell'amata. |
Post n°80 pubblicato il 10 Agosto 2007 da virgola24
Sete di te m'incalza nelle notti affamate.
pablo neruda |
Post n°79 pubblicato il 09 Agosto 2007 da virgola24
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Post n°78 pubblicato il 09 Agosto 2007 da virgola24
"omero, iliade" non è l'ultima fatica di alessandro baricco e non è neanche un libro nuovissimo (è datato 2004). è semplicemente il libro che mi è capitato sotto mano in questi giorni un po' strani, tra l'attesa delle ferie e i mille problemi quotidiani. è una trasposizione in prosa della famosa opera attribuita ad omero, un tentativo di renderla più "accessibile", escludendo la voce narrante e descrivendo le vicende attraverso una serie di 21 monologhi dei singoli personaggi. è un'iliade "umanizzata", narrata cioè escludendo l'intervento degli dei. ed è questo lo scoglio contro il quale il libro di baricco si è più volte scontrato. come escludere il valore degli dei nella tradizione greca? io invece mi sento di difendere l'opera dello scrittore italiano. escludere gli dei non è stata una dimenticanza nè un tentativo di banalizzazione, bensì una strategia per restituire le emozioni alla sola voce dell'uomo, o dell'uomo-eroe. |
Post n°77 pubblicato il 05 Luglio 2007 da virgola24
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Inviato da: vita1954c
il 19/01/2009 alle 18:55
Inviato da: diamante75m
il 24/10/2008 alle 09:42
Inviato da: diamante75m
il 01/10/2008 alle 02:47
Inviato da: liubiza
il 07/09/2008 alle 21:49
Inviato da: diamante75m
il 08/08/2008 alle 11:12