Salotto dei sospiri

Roberta


Roberta è bella e lo è nonostante i suoi 42 anni. Ha fascino da vendere e un corpo che ha fatto un patto con l'inferno... lei è carne e sangue, sinuosa e cattiva.Le sue mani... lunghe affusolate, nervose, mani abituate a scorrere sui corpi, che sanno cogliere le asperità e che vibrano, vibrano di sesso.Le piace fare l'amore o meglio le piace fare sesso, quello crudo, quello senza frasi di contorno, quello che sa farti godere punto e basta, quello che ha bisogno di graffi per essere più intenso.Ed era lì, in bagno davanti al lavandino. Quasi nuda, con un paio di calzettoni di lana mollemente adagiati sulle caviglie ed una camicia da uomo, l'uomo del momento, di tre taglie più grandi, a coprirla malamente, sbottonata e libera sul suo corpo, come una porta spalancata che cattura luce.Lui le si avvicino di fianco a godere quel profilo così duro e così sensuale... il seno generoso faceva capolino con quei capezzoli turgidi e scuri, capezzoli da succhiare e da godere.Le mise una mano sotto la camicia ed inizio ad esplorare piano, piano. Lei mollemente abbasso lo spazzolino da denti e lo guardò dritto negli occhi, occhi carichi di quell'istinto ancestrale che ci accomuna agli animali, voleva accoppiarsi e lo voleva subito.Si distese sul tappeto del bagno, spugna mordida sul corpo caldo e lui le fu sopra e senza preamboli la penetrò senza indugio, senza parole.I loro corpi parevano ballare al suono di una musica che solo loro udivano, fianchi contro fianchi, bocche, liquidi condivisi, saliva da una bocca all'altra... godimento.Venne prima lei, senza urla o gemiti, qualcosa di più profondo, qualcosa che le partiva da dentro, dalla pancia per irradiarsi in tutto il corpo sino a stordirla, poi lui... sulla faccia di lei... e lei intrisa di lui... rideva... rideva