Salotto dei sospiri

L'ultima barriera


La guardavo come si guardano le cose belle... con ammirazione ed un pizzico di soggezione.
Se ne stava li seduta, con il tovagliolo educatamente poggiato sulle gambe, le braccia a modo sul tavolo, il viso  incorniciato da capelli splendidi, lunghi oltre le spalle, quasi a sfiorarle la vita. Indossava un vestito semplice, raffinato che le lasciava scoperte le spalle, spruzzate da lentiggini che la facevano apparire un elegante discola.Ed io li, di fronte a lei, conscia di tutto quello che stavamo vivendo, inconsapevole però, dei miei reali desideri. Mi interrogavo... cercavo attraverso gli sguardi, di capire, di stuzzicarmi, di comprendere.Lei intuì il mio disagio e le fu semplice sporgere una mano verso la mia, catturarla e dirmi "se non vuoi non è necessario farlo".Mi resi conto solo in quell'istante che in realtà la volevo, volevo lei e tutto quello che lei rappresentava.... l'ultima barriera... quella barriera che non avevo mai osato superare ma solo sfiorare, per poi ritrarmi.Non le risposi, ma con lo sguardo le dissi "ti voglio".Ci ritrovammo a casa sua, bella ed elegante come lei, profumata e luminosa, nonostante la notte piena.Il sesso tra donne è da molti definito delicato, lontano da quello fatto tra uomini. Non è vero! Con lei è stata passione piena, di carne e di tutto quello a cui ero abituata.La differenza, illuminante è stata quella di farlo con una persona che anticipava i miei silenziosi desideri... nessun invito, lei arrivava dove volevo che arrivasse e senza parlare, senza indicazioni.L'ultima barriera, bellissima da superare... oltre... il paradiso.