Salotto dei sospiri

IL PRATO


La sua lingua scivola lentamente e inarrestabile lungo il mio collo per fermarsi vicino al mio orecchio, i brividi di piacere sono intensi e indescrivibili  , il suo corpo si stringe di più al mio e il suo calore mi rende ancora più eccitata, cerco la sua bocca, le sue labbra morbide  e con la lingua le inumidisco , lui si offre a me  e la sua lingua cerca la mia impaziente, nel frattempo la sua mano mi accarezza i capelli che scivolano tra le sue dita , si stacca da me e con un dito  segue la forma del mio viso, con uno sguardo dolce mi sussurra:- Cazzo... se è  bello starti vicino...Questa frase mi  fa sentire il calore  della passione che cresce dentro e il fatto di essere stesi su un prato l'uno vicino all'altra non fa che dare spazio alla voglia di sentirsi l'uno dell'altra. La sua mano ora  segue il profilo del mio corpo steso accanto al suo e scende inesorabile per cercare  il punto dove la gonna lascia intravedere la coscia , per seguirla e risalire ,  io mi lascio andare alle sue carezze  fremendo sotto di esse.  La voglia di lasciarsi andare non sente ragione, ma un suono conosciuto attira la nostra attenzione, è il cellulare di lui appoggiato lì vicino, lo guardiamo e con un cenno della testa annuisco per fargli rispondere. Si alza in piedi dietro di me che, distesa sul prato con il ventre a terra gioco con dei fili d'erba facendoli infilare tra le dita, agito i piedi come fa una bambina che gioca ed ascolto le parole che escono dalla tua bocca che però cambiano di tono e diventa sempre più distratto.  Stai parlando al telefono, ma il tuo sguardo è perso su di me,  osservi il mio sedere coperto dal tessuto leggero della gonna che ne mette in risalto la forma tordeggiante, la curva che dalla vita si allarga verso il fianco creando un'armonia che solo una donna ha, ti fa impazzire.  Sento la tua presenza che si avvicina, ti sento inginocchiare di fianco a me, la tua voce diventa ancora più distratta e con la mano libera sposti la gonna per scoprire che l'intimo che indosso è bianco,  lo sfiori con un dito e noti che è bagnato, questo ti appaga, ti eccita e non puoi non assaggiare quel nettare.  Ti fai strada con le dita e cerchi il calore che mi appartiene... che ti appartiene... sentirti dentro mi da piacere, ti sento scivolare fuori, solo allora mi giro per osservarti e ti guardo mentre ti porti le dita alla bocca, le lecchi e dolcemente mi sussurri :" amore, senti quanto sei dolce".