. » |
la mia non è stata una scelta tra te e jacob..è stata una scelta fra chi dovrei essere e chi sono...io mi sono sempre sentita fuori posto..come se continuassi a inciampare tutta la vita...io non mi sento normale perchè non sono normale...e nemmeno voglio esserlo...ho dovuto affrontare il dolore la sconfitta la morte nel tuo mondo...eppure non mi sono mai sentita così forte e più viva e più me stessa...perchè è anche il mio mondo..a cui voglio appartenere |
AREA PERSONALE
MENU
La nostra relazione non poteva continuare in quel modo, in equilibrio sulla punta di un coltello. Prima o poi saremmo caduti, da una parte o dall'altra della lama, e ciò dipendeva esclusivamente dalle sue scelte, o dai suoi istinti. Io avevo preso una decisione prima ancora di rendermene conto razionalmente ed ero pronta a rispettarla fino in fondo. Perché niente era per me più terrificante, più straziante, del pensiero di allontanarmi da lui.
Non mi andava di dirgli che ero a stomaco pieno... di farfalle
La ragione domina sugli istinti.
"Isabella". Pronunciò il mio nome completo con attenzione; poi, con la mano libera, giocò con i miei capelli, scompigliandoli. Quel contatto così casuale mi scatenò una tempesta dentro. "Bella, arriverei a odiare me stesso, se dovessi farti del male. Non hai idea di che tormento sia stato", abbassò gli occhi, intimorito, "il pensiero di te immobile, bianca, fredda... di non vederti più avvampare di rossore, di non poter più cogliere la scintilla nel tuo sguardo quando capisci che ti sto prendendo in giro... non sarei in grado di sopportarlo". Mi fissò con i suoi occhi meravigliosi e angosciati. "Ora sei la cosa più importante per me. La cosa più importante di tutta la mia vita".