la luna e i falò

PARADISO (O INFERNO?) : ANDATA E RITORNO


Eccomi ancora una volta qui, dopo tanto tanto tempo. L'alieno,o meglio, gli alieni sono stati sconfitti, ma a quale prezzo....Non mi aspettavo fosse un passeggiata, ma neanche quello che realmente è stato. Il mercoledì mattina mi hanno operata, è andato tutto bene a parte i dolori  ovviamente inevitabili. Il giovedì mattina è passato un medico per controllare che tutto era a posto. Mi ha fatto una visita dolorosissima, mi ha spinto sulla ferita in modo inimmaginabile e diceva" non stia tesa!" Pazzo! Il pomeriggio poi, è passato il mio Angelo Custode, come una visione in camice verde da sala operatoria, mi ha visitata con estremo  tatto ,rassicurandomi che tutto andava bene. Poi è salito sù in reparto e ha richiesto un emocromo urgente.Alle 20,00 arrivano due infermiere e mi portano a fare un ecografia urgente. Alle 22,00 vengo rioperata d'urgenza per un'emoraggia interna, i valori dell'emoglobina erano crollati. Esco dalla sala operatoria alle 3,00 dopo aver  fatto passare due  ore di terrore ai miei e ai dottori perchè non intendevo risvegliarmi dall'anestesia. La notte la passo in una stanza speciale con il monitoraggio continuo del cuore e della pressione. Il venerdì mattina mi riportano in corsia, mia figlia diceva che sembravo un personaggio dei Simpson....Non  so dove, ho sentito che Gesù non ci da più di quello che possiamo sopportare, e per me non era ancora finita.Il venerdì pomeriggio comincio a sentirmi male, febbre alta, palpitazioni, dolore al petto, e alla schiena. Chiamano d'urgenza il cardiologo e mi spostano in cardiologia reparto intensivo per una angina pectoris, attaccata all'ossigeno per tutta la notte.Finalmente dopo un giorno di controlli intensivi, ritorno in reparto, cercando di essere il più ottimista possibile, anche se, solo alla vista dei dottori che entravano in camera, gli occhi mi si riempivano di lacrime...Dopo alcuni giorni decidono di togliermi il drenaggio.Si era creato un grumo di sangue all'interno, non visibile dal di fuori, quindi...hanno dovuto spingere e rispingere sulla ferita per far fuoriuscire tutto il casino che si era creato all'interno. Le urla e i pianti si sentivano sino in fondo al corridoio. Dopo dieci giorni sono uscita dall'ospedale,vivo con la paura di una qualunque altra complicazione.....Non smetterò mai di ringraziare il medico che venne a visitarmi quel pomeriggio, perchè senza di lui, io quella notte sarei morta. Gli angeli custodi esistono, vivono fra noi,e grazie a Dio quel giorno mi è stato vicinoEcco...questo è tutto, questa è la mia storia, la storia di un semplice intervento di routine, che poi così tanto di routine non è stato. Ma, come si dice, l'importante è raccontarlo. Un bacio a tutti e un abbraccio forte dalla vostra Stellacadente.