Che schifo! Che nausea! Che palle! Che ansia! Che angoscia! Che agonia! Che patismo! Che puzza! Che obrorio! Che ibrido! Che cazzo! Che lagna! Che strazio!
« spremuta di Sal | Palindro-miei » |
Come ogni anno, quando si avvicina questa ricorrenza, mi sento sempre un po' affannata. Indugio sorniona, so che di solito piove, fumo di più, mi agito tutta. Poi le cose le faccio, però mi devo sempre preparare, devo sempre aver bisogno di un cuscinetto di 2 settimane per prepararmi psicologicamente.
Il mio pensiero per il mio Lippo è sempre lo stesso, ormai da sempre, credo. Giro una 15ina di tabaccai, alla ricerca di quei pulcini piccoli, inutili e pelosi, quelli che ci si scambia a Pasqua. Un tempo, quando le finanze di bimba eran ridotte, prendevo un pulcino "grande" ed uno piccolino. Ovviamente io rappresentavo quello grande, e Lippo quello piccolino :)
Poi da quando questa ricorrenza è diventata una festa un po' triste per noi, ho cominciato a comprare 4 pulcini, due grandi e due piccoli, da portargli, che rappresentassero, insomma, la famiglia ancora unita.
Quest'anno Pasqua sembra non arrivare mai. Per cui la ricerca dei pulcini è stata un po' sofferta, ed ha messo a dura prova la mia preparazione psicologica di 2 settimane. Alla fine ho preso du pulcioni grossi e sei piccoli. I sei erano in offerta, ho pensato, i restanti 4 piccolini li regalo alle socie per Pasqua :)
19 aprile.
Mi batte un sacco il cuore. In casa c'è frenesia, più che altro per il lavoro. La giornata sembra essere calda, anche se con qualche nuvola grigia all'orizzonte. Tanto so che nei giorni prossimi verrà a piovere, succede così tutti gli anni. Ho addirittura pensato di costruire un ombrello per i miei pulcini, ma poi mi sono chiusa con un delirio di paranoie sul mio stato, per aver mai potuto pensare una cosa simile.
Prendo Berry, gli facco wenza, e trottiamo al cimitero.
Mi stupisco delle tante macchine parcheggiate, per lo più nonnine, e shiùre con mazzi di fiori. Vedo un ragazzo, solo, che si nasconde dietro le comari. Lui mi guarda. Ma sono intenta a parcheggiare.
Scendo da Berry, sorpasso le comari e vado dritta e sicura per la mia via. Saluto la zingara alla cancellata d'entrata, e nel mentre penso che al ritorno mi chiederà della moneta. Inconsciamente metto le mani in tasca e sento con i polpastrelli una monetina di basso taglio. Il cimitero è silenzioso. Arrivo davanti a Lippo. Ci resto un po' male, per la conferma della mamy che giorni prima mi disse che la fioraia aveva tolto la composizione per affrescarla. Quindi il pratino verde senza fiori mi ha dato un senso di spossatezza. Mi accendo furtiva una sigaretta. Credo che non si possa fumare al cimitero. Ma io l'ho sempre fatto. Una sigarettina con mio papà me lo fa sentire più terreno, sarà infantile, ma voglio che sia un mio diritto. Una volta, presumo durante il periodo dei morti, dove l'affluenza ai cimiteri è maggiore, un lavoratore del cimitero mi rimproverò, vedendomi giovane e quindi arrogante, circondata da matrone, dandomi della cafona senza rispetto perchè quello è un luogo rispettoso. Quella volta m'era salito il sangue in testa, stavo per abbagliargli il mio schifo nei suoi confronti, quando la mamy, molto umilmente mi ha preceduto spiegando allo stronzo che era un modo per essere più vicino al mio papà. Lui ha capito e se n'è andato. Io, ancora inscimmiata, ho ingoiato il rospo, rilfettendo che la maturità della mamy era avanti anni luce rispetto alla mia non diplomazia.
Quando c'è meno gente, anche le persone che lavorano al cimitero sembrano scomparire, infatti nessuno ha detto niente della mia sigarettina. 100 mt dietro di me un gruppo di nonnette commentano chiassosamente le tombe. Penso che con l'età diventi una vera e propria competizione l'avere la tomba migliore. Personalmente non ho mai fatto polemiche a riguardo, sono molto cosciente che la mia è la migliore e sono consapevole della morte ecc.
Il ragazzo del parcheggio si avvicina furtivo, lui ha finito. Sta andando via. Silenzioso come un gatto, con le sneakers da ragazzino, mi guarda in silenzio. Lo guardo silenziosa. Se ne va.
Spengo la sigaretta nella ghiaia e la butto nella spazzatura. Tiro fuori i miei pulcini e delle pinzette per capelli, sistemo i pulcini nell'erba e li fisso con le pinzette. Metodo molto "fai da te" ma almeno questi in caso di uragani vari, non volano e restan fissi dove li ho messi. E' già successo in passato, e questo almeno posso prevederlo. Per la pioggia non ho potuto fare niente, tutte le volte i pulcini s'inzuppano e poi si devono buttare. Ma non è il pulcino il valore vero, penso io. L'acqua è un elemento naturale, dai va bene così.
Le nonnine urlanti e sorde si stanno avvicinando a me, non voglio attaccar discorso, nè tanto meno essere compatita, perchè sono ancora giovane, allora saluto rapidamente Lippo e me ne trotto su Berry.
Saluto la zingara con fare infantile, quasi a giustificarmi che non ho uno spicciolo, in macchina metto "Dammit" e me ne vado con la musica appalla.
Quando vedi ragazzi giovani, in queste giornate particolari. Non c'è proprio nulla da chiedere. Gli sguardi d'intesa sono ben diretti. Capisci che c'è chi ti capisce. Capisci che c'è chi come te soffre ancora. Capisci che non è facile per nessuno. Capisci che non bisogna compatirci, capisci che è la vita, capisci che sei cresciuto troppo in fretta. Capisci che se sei li, non sei uno stronzo, ma una persona che cerca di maturare. Capisci che i papà sono tutt'ora e resteranno per sempre i nostri papà.
E non c'è niente da dire.
Perchè sai già tutto.
Saly
LE CANZONI A TONO ^^!!!
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