LA VOCE INTERIORE

Inizio e fine


 Tutto vive e tutto muore allo stesso tempo. Quello che noi consideriamo la fine di un percorso, spesso è il segno di un inizio, del principio di un nuovo modo di vivere e percepire l'esistenza umana.Ciò che più spaventa l'essere umano è la morte, ma ciò che meno ha a che fare con l'esistenza umana non è la morte bensì la vita. Ciò che viviamo ora è al di fuori di noi, è fuori dalla nostra anima, quello che avviene con la morte avviene dentro di noi, un'esplorazione interiore che porta su altri livelli esistenziali fatti di vibrazioni simili a quelle umane ma diversamente percepibili dall'essere stesso. Dunque, finire l'esperienza umana vuol dire iniziare a esplorare la propria anima, ecco perchè tutte le religioni suggeriscono una vita semplice e volta ad aiutare chi ci è accanto, perchè nel momento in cui esploreremo la nostra anima, se avremo “aiutato” e non ci saremo privati del piacere di donare, avremo raggiunto un livello di vibrazione animico in grado di accoglierci e renderci subito attivi e consapevoli dei nostri movimenti, ma se invece avremo pensato solo al nostro ego e alla nostra realizzazione personale, allora ci troveremo increduli di fronte alla realtà che ci si presenterà e non riusciremo a sentirci presenti a noi stessi.La preoccupazione di molte persone su ciò che ci aspetta nell'aldilà è il segno di quanto la nostra mente interferisca in questioni che non la riguardano. Non sarà la mente a dirci cosa c'è oltre l'esperienza umana, ma la nostra capacità di “percepire” l'esistenza potrà farci “sentire” di essere creature che vanno oltre il limite della materia e che usano la materia come strumento di conoscenza.