freedom

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DEREK WALCOTTPRELUDIOIo, con le gambe incrociate alla luce del giorno, guardoi pugni variegati di nuvole che si raccolgono sopragli sgraziati lineamenti di questa mia isola prona.Intanto i piroscafi che dividono orizzonti dichiaranonoi perduti;trovati soloin opuscoli turistici, dietro ardenti binocoli;trovati nel riflesso blu di occhiche hanno conosciuto metropoli e ci credono felici, qui.Il tempo striscia sui pazienti che da troppo sono pazienti,così io, che ho fatto una scelta,scopro che la mia fanciullezza se n’è andata.E la mia vita, troppo presto, certo, per la profonda sigaretta,la maniglia girata, il coltello che rigiranelle viscere delle ore, non deve essere resa pubblicafinché non ho imparato a soffrirein accurati giambi.Vado, certo, attraverso tutti gli atti isolati,faccio di situazioni una vacanza,mi aggiusto la cravatta e fisso mascelle importanti,e noto le vive immaginidi carne che passeggiano per l’occhio.Finché da tutto mi allontano per pensare come,nel mezzo del cammin della mia vita,oh come giunsi a incontrare te, mioriluttante leopardo dai lenti occhi. I versi che amo sono quelli dove ho lasciato tutti i nodi.DEREK WALCOTT