Anima Ribelle

MARCO MASINI


Marco Masini (Firenze, 18 settembre 1964) è un cantautore italiano. È chiamato dai suoi fans con l'appellativo Maso.Nazionalità Italia Genere Pop Periodo di attività 1988 – in attività Album pubblicati 15 Studio 11 Live 1 Raccolte 3 Sito ufficiale marcomasini.it Biografia Gioventù e formazione Sua madre, Anna Maria, cantava e suonava il pianoforte ed abbandonò l'insegnamento (era maestra elementare) per la famiglia. Suo padre, Giancarlo, lavorava come rappresentante di prodotti per parrucchiera. A tre anni ebbe in regalo, per Natale, una pianola-giocattolo: ci mise le mani e, ad orecchio, riuscì a suonare le note di White Christmas. Sotto consiglio dello zio, qualche anno più tardi, Marco cominciò a ricevere lezioni di musica da una professoressa, studiando Bach, Chopin e Mozart, sebbene egli amasse pure la musica leggera, pop e rock. A 11 anni ebbe l'occasione di suonare ad una festa del santo patrono di una cittadina in provincia di Firenze, mentre in quegli anni suonava ogni genere di musica, dal liscio al revival, alla musica da discoteca. Durante il liceo fondò, assieme ad alcuni amici, un piccolo gruppo musicale chiamato Errata Corrige. A questa passione si affiancava quella del calcio: a 15 anni Marco giocava in una squadra chiamata "Sanger" e fece pure un provino per entrare nei giovanissimi della Fiorentina come portiere. La vita da musicista, che lo portava ad uscire tutte le sere e rincasare tardi, lo portò ad abbandonare sia lo sport che la scuola, in IV Ragioneria, causando i primi contrasti con la famiglia, ma anche con gli amici. Per un po' di tempo Marco lavorò con il padre come rappresentante. Nel 1980 la famiglia mise su un bar a Firenze, dove Marco dava una mano, assieme alla sorella Susanna. Ma i litigi tra Marco ed il padre aumentavano, causando sofferenza da parte della madre. Qualche anno dopo questa fu colpita da un tumore ed il marito fu costretto a vendere il bar: Marco partì per il servizio militare (presso l'aeronautica militare, a Firenze) e, il giorno successivo al suo ritorno, il 22 agosto 1984, sua madre morì, nel profondo dolore di Marco che rimpianse per sempre il non aver potuto starle accanto negli ultimi momenti della sua vita.Esordi e il debutto a Sanremo Il suo impegno nella musica aumentò: andò per sei mesi a Modena, facendo arrangiamenti per musica da discoteca in uno studio di registrazione, quindi tornò a Firenze per ricominciare a studiare composizione, armonia e melodia, mentre faceva piano-bar dove capitava. Ebbe come maestro Walter Savelli, pianista di Claudio Baglioni e maestro di numerosi altri artisti famosi. Nonostante avesse realizzato molti pezzi (compresa la sigla per una discoteca), Marco trovava difficoltà al momento della loro presentazione alle case discografiche, che lo accusavano di non avere “la faccia dell'artista” e di produrre canzoni dai testi troppo atipici rispetto a quello che la gente si aspettava di ascoltare. Grazie a Bob Rosati, arrangiatore e proprietario di uno studio a Sesto Fiorentino, Marco cominciò a fare i primi provini: conobbe Beppe Dati, compositore e poeta con il quale realizzò alcuni brani. Nel 1986 arrivò l'incontro importante con Giancarlo Bigazzi, nello studio di Settignano, dove Marco gli fece ascoltare alcuni provini. Bigazzi lo mise al lavoro per migliorare le sue doti: Marco partecipò alla realizzazione di alcune colonne sonore (Mediterraneo, Mary per sempre, Ragazzi fuori), fu la voce guida di "Si può dare di più" (portata a Sanremo dal trio Morandi, Ruggeri e Tozzi) e fu concertista dal vivo nella tournée di Tozzi al Royal Albert Hall di Londra (suoi sono gli arrangiamenti, le tastiere ed il remix di Immensamente). Partì per il primo tour nel 1987, poi fu ancora in tournée con Raf, del cui album Cosa resterà degli anni ottanta è stato responsabile di realizzazione ed arrangiamenti. Nel 1988 uscì un 45 giri intitolato Uomini per iniziativa di Mario Ragni, con il quale Marco avrebbe dovuto partecipare a Sanremo di quell'anno, ma poi al suo posto ci andò Charlie Deanesi. Sempre nel 1988 uscì un 45 giri dove canta in duetto con Rosita Celentano dal titolo Dal tuo sugardo in poi. Marco non si arrese: dopo essersi riconciliato con il padre, iniziò a scrivere Disperato, lavorando poi con Bigazzi e Dati sul testo. Era il 1990 e partecipò a Sanremo con questa canzone, arrivando primo tra le Nuove Proposte. Tornato dall'America (per aver partecipato a Sanremo in the World), Marco cominciò la realizzazione del suo primo album, Marco Masini, per il quale erano pronte solo Disperato e Dal buio, scritta poco tempo prima per Massimo Ranieri.