sogni nel cassetto

mi sembra


Mi sembra che il tempo voli. da quella volta che seduto sul versante del crinale rivolto al vento di ponente, al fianco di mia nonna Rosy stavamo pascolando le capre, a qualche centinaio di passi dalla porta di casa; il cielo era terso, scintillante di calura estiva. un uovo luccicante apparve improvvisamente sopra di noi, dovemmo alzare forte il collo, ribaltando la testa all'indietro, fino a sentire la nuca urtare le spalle. eravamo li col naso all'insł a chiederci senza spiccicar fiato cosa potesse mai essere quell'oggetto volante che volteggiava su per l'azzurro del cielo, ora lontano poi vicino e di nuovo a formare degli otto e infine a scomparir lassł ove lo sguardo non poteva pił seguirlo. Qualche anno pił tardi, nella capitale, guardando la serie di telefilm sugli UFO scoprii cosa avevo visto, quel giorno con mia nonna; un velivolo spaziale extraterrestre. Questo fece di me un appassionato lettore di fantascienza e accanito fan degli alieni in visita sulla terra. Ricordo che nel settantotto Quando uscģ Guerre Stellari, provai un qualcosa di simile all'orgasmo nel leggere prima il libro e poi vedere il Film. Si debbo dire che quello non fu l'unico mio contatto ravvicinato con gli alieni, infatti essi ronzano sempre attorno casa mia, e non sono l'unico della famiglia ad aver visto le loro navi, abbastanza vicino da veder loro il bianco degli occhi dietro i finestrini. Comunque la prima fu la pił bella esperienza, proprio perchč non sapevo cosa stavo guardando.