sogni nel cassetto

Gita al lago, altro spezzone di racconto.


Siamo pronti per partire, ricontrollo il carico stipato nel bagagliaio della Golf  familiare. Carbonella, barba…come cavolo si scrive, sì insomma quello per fare la brace. “Barbecue” recita il vocabolario, uno Zingarelli di qualche decennio fa.  Ventuno Marzo 03, entrata ufficiale in primavera anche nel tepore di questa giornata.-Vai piano che stò per vomitare -  asserisce mia moglie molto convinta e con un tono che non ammette repliche. A Roma ero un asso del volante, ma in queste stradine di montagna sono una vera frana, un incubo per il malcapitato di turno che ignaro mi giunge alle spalle pensando: - tanto mo lo sorpasso - quando proprio mi fa pena, accosto e lo lascio passare. Venti all’ora rigorosamente al centro della corsia perché la mia signora ha paura di finire in qualche burrone.Siamo giunti in una località denominata “ crocetta” per via di un incrocio e di un’antica Croce di legno sistemata nel recinto di una casetta diroccata che si teme sia infestata dai fantasmi. Sul versante della via in salita, c’è un bosco rigoglioso di pini larìci, querce e castagni. La fermata è d’obbligo, scavalchiamo il filo spinato e ci addentriamo fra gli alberi, respirando a pieni polmoni e inebriandoci degli odori che incontriamo  e approfittiamo della sosta, facciamo scorta di lichene, che cresce sul fusto dei grossi alberi, un vero toccasana per sciacqui e gargarismi. Naturalmente per noi è una specie di rito propiziatorio, poiché quel luogo è un crocevia di forze misteriose. Una sera, appena acquistata una digitale, andammo lì a fare delle foto, e fotografai tre cani in fila indiana, rimanemmo senza parola, li guardavamo camminare, eppure in foto prendevano solo i due laterali, il centrale non ci fu verso di fotografarlo e ne scattai fotogrammi!    Il lago ci attende, bello e rigoglioso, con le rive ammantate di verde chiazzato qua e la da fiorellini gialli  e nei lati al  nord o in ombra, ci sono ancora spruzzate di neve. L’aria però è tiepida e la giornata serena. Una leggera brezza increspa la superficie dell’acqua provocando una serie ininterrotta di scintillii argentei. Il bimbo è tutto eccitato, e si agita incitando sua madre a fare in fretta, a stendere la tovaglia sull’erba, e lei che lo rimbecca: - invece di stare a darmi fastidio e non farmi combinare nulla, vai ad aiutare papà a raccogliere la legna per il fuoco -.