con le stelle

qui di fianco..


 Il "sorriso di Chicca"  era  la vittoria e la ragione, la realizzazione della speranza..il "mostro e Cri".. la mia protezione.Chicca, Chiccaaaa! Stasera vorrei tu fossi nel lettone con me, sarebbe bello perché ci sarebbe anche il nano e potrei ricordarmi che c'è qualcosa e qualcuno che rende reali i miracoli e realizza le speranze e ci dona qualcosa di bello e speciale.Perché poi anche a me è successo, anni fa, quando ti ho conosciuta e  la prima volta che siamo state insieme era un capodanno, c'era anche simona e tu mi dicesti che non credevi ma che ero simpatica.. sai che ho dimenticato il nome della piccoletta ma ricordo che lo chiamava "Baio"?lo adorava.e chi è che non gli voleva bene? cercavano tutti la sua amicizia, la sua approvazione, a dire il vero era stato proprio lui, settimane prima che ti conoscessi a parlarmi di te, della sua ragazza, era così fiero che tu fossi "diversa", una "seria", lavoratrice, intelligente, bella, una donnina! mica come quelle gatte morte da muretto.Ti tenevo la mano, volevo tenerti al riparo nella mia mano, eri (sei) il mio pulcino, ti volevo proteggere da quel dolore così forte, volevo tornassi a sorridere sempre e non di radoe ci ha pensato Baio che ti ha mandato Alessio e poi il fantastico nanetto, ma a dire il vero io non lo so perché.. ossia è certo che Alessio ti ama e so che hai la tua famiglia, ma a me pure che ora sono scalcinata, stanca e forse un pochino distrutta..a me mi viene da proteggerti sempre, ho quel sentimento dentro di volerti difendere dal seppur minimo dispiacere.Alle volte ti cerco e non mi rispondi, mi si addolora il petto, dentro, è perchè cerco la tua voce, forse dovrei registrarla, mi tiene ancorata alla terra, un alito a cancellare anche solo un attimo, un sollievo infinitesimo,forse devo registrarla.  Cri invece non c'è più il cutrettolo  a me mi sembra solo e non posso chiederti se è per la tua protezione, come io invero penso,non so se sei presente a te stessa e non so se un giorno avrò di nuovo modo di vedermi nei tuoi occhi,ieri sono stata surclassata dal parassita pennellone, soffro più per questo che per quel parassismo, quel veleno amaro e non posso  non ti levo  da quiil cutrettolo mi fa pena senza te, è perso senza te o forse che mi sono persa anche iocon la paura che forse non lo saprò mai.me lo potevi spiegare solo te.orasono la stanca, sono un immagine di me,fotografia che sbiadisce e si mette nel cassetto