Viaggio semi serio

L'arte di capire se stessi e perchè consideriamo gli altri sempre troppo diversi da noi...


1 marzo 1969Lilly,continuo a telefonare ma ancora non sei a casa. Ho un sacco di cose da dire e nessuno a cui dirle.Ho appena finito di leggere per la terza volta il giovane Holden. (hai mai letto la copia che ti ho mandato tramite tuo padre?) Holden Caulfield è alla perenne ricerca di un mondo che non esiste, proprio come me. Non instaura un vero legame con le persone, eppure le ama. Ti sei mai sentita così?. Leggilo ti prego.Ho avuto una specie di epifania. Hai presente come dico sempre che non piaccio ai ragazzi?. Bè, non è esattamente così: ad alcuni piaccio, ma non sono quelli che vorrei. Sono tutti troppo seri, troppo intensi, troppo goffi, troppo impopolari. In altre parole troppo simili a me.Quindi questo cosa significa?. Li sto respingendo perchè odio me stessa?. Li sto semplicemente rifiutando prima che abbiano una chance di rifiutare me?. Che ne è del vecchio detto secondo cui gli opposti si attraggono?. Cosa mi impedisce di avere un ragazzo popolare, bello, sicuro di sè?. Riuscirò mai ad assaporare un'autentica intimità con un'altra persona?(Mi sembra di sentirti fare un'altra domanda: mi scioglierò mai abbastanza per divertirmi e basta, non preoccuparmi e smettere di fare domande e analizzare continuamente le cose?).Di qui a qualche anno, qualcosa di tutto ciò avrà la minima importanza?. Non è forse vero che il lavoro a cui una persona dedica la propria vita significa tanto quanto l'amore?. In realtà, il lavoro non è forse una forma d'amore?. Se sì, la mia vita sarà okay, perchè so per certo che il lavoro che farò da grande sarà importante e aiuterà le persone, e questa è una cosa fantastica.Comunque parlando di cose fantastiche, come sta Luke....o forse dovrei dire come stanno Luke e Tomaz?. Sono contenta che ti piaccia (piacciano) così tanto. D'altra parte, però, non ti stai dimostrando giusto un pizzico volubile o sleale nei confronti di Luke?. Insomma, a te non piace quando un ragazzo ti dice bugie sul fatto di stare con altre ragazze, vero?.Oh, non importa. Abbiamo appena stabilito che non so assolutamente nulla al riguardo e sono destinata a diventare la presidentessa del club Amicizia platonica. Non fare caso a me.Devo andare. Tonnellate di compiti, stasera, ma mi sto distraendo con uno studio statistico e altamente scientifico sul tipo di ragazze che piacciono ai ragazzi.Valerie.(Lettera tratta dal libro: "Il club delle ricette segrete" di Andrea Israel e Nancy Garfinkel)E' da un pò di giorni che il mio cervello gira senza sosta...sarà che durante il campeggio sono riuscita a staccare almeno un pò la spina...sarà che i problemi ogni tanto se ne vanno pure in vacanza...insomma ho un sacco di tempo libero (pittura permettendo) che dedico a leggere e giusto ieri trovo qs estratto da un libro e lo leggo tutto d'un fiato...un pò mi viene da ridere ma sembra proprio che parli di me...ma chissà quanti altri si immedesimeranno in qs piccolo sunto...e non è solo quello che è scritto a farmi riflettere ma un altra frase sentita settimane fa...siamo troppo diversi...che mi ronza in testa come fosse una brutta cosa....e mi rendo conto che è l'ennesima forma di difesa che usiamo per non doverci confrontare con gli altri...quando ci sentiamo fuori posto o non all'altezza...lo so perchè l'ho usata per anni...e ancora oggi qualche volta sono solita dire qs frase orribile...se uno è diverso da me saprà sicuramente un sacco di cose che io non so...e viceversa...ma qs modo di vedere le cose spaventa...siamo sempre impauriti di fronte alle cose che non conosciamo...chissà poi perchè... quando le scopriamo il più delle volte ci piacciono...talvolta ci lasciano indifferenti...ma dopo averle scoperte...magicamente non fanno più paura...Ti dono il tempo, Amore Mio...perchè le parole sono come la sabbia nella mano...ma i Fatti sono la ragione del Tempo...Ed anche per oggi si va...mille piccoli baci sparsi...